MILAN: LI HA TROVATI
Pronti i 32 milioni, è fatta per il nuovo socio
Svolta rossonera: il presidente verserà anche l’ultima rata Elliott verrà rimborsato e uscirà Il d.s. Mirabelli assicura: «Teniamo i big. Donnarumma è un patrimonio e rimane qui». Ritorna il nome di Morata
>Il club confida che il socio entri in tempo per l’eventuale ricorso al Tas di Losanna
>L’ultima tranche dell’aumento di capitale potrebbe essere versata la prossima settimana
●Trovato il nuovo partner: in arrivo entro fine mese Arma in più in chiave Uefa. Elliott, rimborsato, uscirà
Il blitz milanese ha sortito gli effetti sperati. E, soprattutto, li ha sortiti in tempi molto rapidi, la condizione più vitale a cui era legato il Milan. La notizia è filtrata nelle ultime ore: Li Yonghong ha trovato l’agognato socio di minoranza. Quel partner strategico per mille motivi. Dal nome importante. Fumata bianca, e adesso il club rossonero confida che questa ne produca altre a cascata. A partire dalle stanze dei bottoni di Nyon fino a Losanna. Il discorso non è ancora stato chiuso ufficialmente, ma siamo ai dettagli. Dopo di che, Mr. Li non sarà più solo alla guida del Milan.
ANNUNCIO? La missione a Milano organizzata due settimane fa dal presidente ha dunque portato gli esiti sperati, perché l’affare è stato chiuso in città, dopo una lunga serie di incontri con gli advisor del nuovo socio. Su cui al momento resta ancora una coltre di riservatezza, che però è destinata a cadere in tempi piuttosto brevi. Possibile che l’identità venga svelata già in occasione del Cda in programma per venerdì mattina a Casa Milan. Quello che era nato come un Cda inizialmente destinato a ratificare lo scorso aumento di capitale da parte di Mr. Li, e a formalizzare il prossimo (32 milioni, in arrivo) da effettuare entro fine mese, potrebbe così diventare la sede per un annuncio destinato a cambiare parecchie carte in tavola.
CREDITO Intanto, da quel poco che trapela, si può dire che il socio non è cinese e nemmeno italiano. Un po’ pochino per restringere il cerchio, ma in questo momento il punto focale è che grazie all’ingresso di un partner Mr. Li risolve buona parte dei suoi problemi più impellenti. Innanzitutto in ottica Elliott, il fondo anglo-americano che vanta complessivamente nei confronti del Milan e del suo proprietario 303 milioni di credito (interessi esclusi) e che in tutto questo tempo è rimasto con discrezione alla finestra, in attesa di capire se Li Yonghong avrebbe rispettato tutte le scadenze finanziarie. Con discrezione e con una presenza tangibile, dal momento che il fondo si era già reso disponibile ad aiutare ulteriormente la proprietà cinese in caso di necessità, e si era posto come importante garante di fronte alla Uefa nella richiesta di settlement. Ebbene, con l’ingresso del nuovo socio il fondo di Paul Singer pare destinato a uscire di scena. Nel senso che sarà rimborsato dell’intero prestito, ovviamente compresi gli interessi. Per fare qualche conto: Elliott aveva prestato 303 milioni a Li – cifra senza la quale non sarebbe riuscito a chiudere l’acquisto del Milan –, suddivisi tra 180 in capo a Yonghong e 123 al club. Totale con gli interessi da rimborsare, milione più milione meno: 380. VERDETTO Resta solo da capire con quale quota entrerà il socio di minoranza. Ovviamente non coprirebbe da solo l’intero debito con Elliott ma, come ha sempre sottolineato Fassone, la parte in quota al club è rifinanziabile molto più facilmente rispetto al debito di Mr. Li. Tempistiche? Il Milan confida che il partner sia operativo in tempo per l’eventuale ricorso al Tas di Losanna, nel caso in cui la Uefa la settimana prossima escluda il club dalle coppe. Se il nome e la disponibilità economica del soggetto sono infatti importanti come filtra, in via Aldo Rossi sono abbastanza fiduciosi di evitare la pena più dura. Intanto martedì prossimo Fassone sarà ascoltato a Nyon dalla Camera giudicante della Uefa, che di lì a breve emetterà il verdetto. In questo senso è complicato pensare che le ultime novità societarie, per quanto importanti, riescano ad ammorbidire i giudici. Ma in chiave Tas il «sentimento» del club è diverso, e lo sarebbe stato anche senza la novità del socio. Intanto il Milan, che non avrebbe certo malvisto un appoggio pubblico da parte delle istituzioni sportive italiane di fronte alla Uefa, ha incassato quello del sindaco Beppe Sala. Il primo cittadino milanese ieri ha scritto su Facebook: «Il Milan è
un simbolo di Milano. I suoi successi internazionali hanno contribuito a rendere famosa la nostra città nel mondo. La Uefa non può ignorare il contributo di questa grande società al calcio e la passione dei suoi tifosi».
GESTIONE
Non resta allora che attendere il Cda di dopodomani per sapere se il nome del socio verrà davvero svelato, ma intanto arrivano altre notizie confortanti dal punto di vista finanziario. I 32 milioni che ancora mancano per completare la seconda tranche da 60 di aumento di capitale sono in arrivo. In teoria potrebbero essere versati entro fine mese, ma Mr. Li dovrebbe riuscire a chiudere la pratica entro la fine della prossima settimana, completando i 120 milioni complessivi che il Cda gli aveva indicato lungo i mesi come necessari per la gestione del club. Milioni arrivati in più tranche, alcune inferiori ai dieci e altre più corpose, come quest’ultima. Arrivati a volte non puntualissimi, ma comunque sempre onorati. Ora, col nuovo socio, ad arrivare sarà anche liquidità fresca. I «rapporti di forza» tra Mr. Li e il partner saranno chiari più in là, ma intanto lo scenario rossonero adesso è decisamente più promettente.