La Gazzetta dello Sport

Nadal, che corrida contro Del Potro E ora attende Nole

●L’iberico doma l’argentino al quinto dopo 4h48’ Djokovic ok su Nishikori, in semifinale anche Isner

- INVIATO A LONDRA 1 2 ri.cr.

C’erano una volta un medico spagnolo e un giocatore francese. Non è l’inizio di una storiella divertente, ma della rivalità numericame­nte più corposa del tennis moderno, che a Wimbledon scriverà il 52° episodio di un romanzo che ha offerto emozioni indimentic­abili. Djokovic contro Nadal, fin qui 26 a 25 per il serbo: ma è dai quarti di Roma del 2016 che la sfida non si carica di attese così palpitanti.

PASSATO E PRESENTE La prima volta che Rafa si ritirò da un torneo era il 2005, a Madrid contro Ljubicic: aveva un piede gonfio come un melone per un osso fratturato­si per troppo allenament­o. Dopo un consulto da un medico spagnolo, appunto, la sentenza: «Ragazzo, non potrai più giocare a tennis a alto livello». Da allora, ha vinto 17 Slam. Nel 2010, invece, Nole è ancora e sempliceme­nte il terzo incomodo in un circuito dominato proprio da Nadal e da Federer e agli Australian Open perde da Tsonga al quinto dopo aver vomitato per la tensione negli spogliatoi: «Quel match è stato probabilme­nte il punto più basso della mia carriera, il mio corpo era ferito, la mia mente era ferita». Da quel giorno, ha messo insieme 12 Slam. Certo, il destino negli ultimi anni si è divertito a mescolare per entrambi trionfi e sconfitte, i due impostori della poesia di Kipling incisa a caratteri cubitali anche all’ingresso dell’All England Club, ma la loro semifinale di domani rappresent­a la definitiva cancellazi­one di tutte le ombre del passato, antico e più fresco.

BATTAGLIA Rafa qui ha vinto due volte, e quello del 2008 su Federer è probabilme­nte il suo trionfo più esaltante in carriera, anche più degli 11 Roland Garros: però non superava gli ottavi dal 2011. Per Djokovic, che

● Rafa Nadal, 32 anni, ha vinto al quinto set contro Del Potro

● Novak Djokovic, 31 anni. Il serbo si è sbarazzato in quattro set di Nishikori ● John Isner, 33 anni, ha regolato Raonic in quattro set AFP a Church Road ha alzato tre volte la coppa, parla l’ultimo anno, dal ritiro sul Centrale contro Berdych: un gomito che non mette giudizio, il tira e molla con Agassi, il tennis che non è più una priorità. Tutto resettato, finalmente. Nadal torna per la sesta volta in semifinale dopo un’epica battaglia di quattro ore e 48 minuti contro Del Potro, fin qui la miglior partita del torneo tra vincenti meraviglio­si (144 complessiv­i, 77 per l’argentino e 67 per il maiorchino), volée in tuffo alla Becker, scivolate pericolose e lo stupendo abbraccio finale. Le polemiche della prima settimana sulle nuove regole che puniscono i ritardatar­i sono scivolate addosso al numero uno con la forza di una tempesta in un bicchier d’acqua, e l’erba asciutta scaldato dall’estate più calda mai vista a Londra è diventata un’alleata preziosa.

CHE SERVIZIO Il test-Djokovic sarà cruciale per tutti e due. Nole, più arrabbiato del solito forse per le accuse politiche che gli hanno riservato in patria dopo aver confessato il tifo per la Croazia ai Mondiali, vince il 14° confronto diretto contro Nishikori (il 13° consecutiv­o) perché è più solido e conosce meglio i segreti dei prati. «È straordina­rio essere arrivato fin qui. Ho costruito questo risultato pezzo dopo pezzo, a partire dalla stagione su terra, il mio tennis è andato via via migliorand­o. Dopo quello che ho passato, so dare il giusto valore a questo risultato». Di là, intanto, Isner vince la sfida dei cannoni contro Raonic con 25 ace e salendo a 95 turni di servizio senza break. Uno tra lui e Anderson aspetterà uno dei monumenti: chi l’avrebbe mai detto.

SFIDA INFINITA Grande equilibrio nel match di domani sull’erba londinese tra Rafa e Djokovic, con il serbo 26-25 nei confronti diretti

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