Roma al collasso: i soldi non arrivano Giocatori stufi e pronti allo sciopero
●(canf) Aria pesante. E non potrebbe essere diversamente, perché oggi trovare qualcosa di buono nella Virtus Roma è impossibile. Non è l’aspetto tecnico a impensierire, con la squadra che dopo la bella vittoria all’esordio contro la Fortitudo è poi incappata in tre k.o. di fila con una media di oltre 22 punti subiti. I problemi sono tutti sul versante societario, con gli atleti pronti a non allenarsi se non dovesse arrivare nei prossimi giorni il primo stipendio stagionale (in attesa dal 30 settembre). Piero Bucchi, il coach, ha astutamente concesso due giorni liberi per permettere al club di proprietà di Claudio Toti di sistemare la situazione. Squadra e staff intanto alloggiano ancora in un residence al quartiere Infernetto, senza aver preso possesso degli appartamenti come da contratto. Toti, che ha iscritto la squadra all’ultimo giorno utile (31 luglio) lamenta la mancanza di aiuti economici e, soprattutto, di uno sponsor principale per il secondo anno di fila. Senza incassi (in Lazio si gioca a porte chiuse) e con oltre 15mila euro a gara di fitto del Palaeur, il club è al collasso e le varie trattative per la cessione di quote azionarie sono tutte naufragate. Con Pesaro comunque gli Usa scenderanno in campo perché è loro intenzione ottenere la quinta presenza che consentirebbe di trasferirsi in altri club italiani senza che questi sprechino un visto.