Corriere della Sera - La Lettura
L’appuntamento Christian Boltanski Anime.
Di luogo in luogo, a cura di Danilo Eccher, Bologna, Mambo / Museo d’arte moderna, fino al 12 novembre (Info Tel 051 64 96 611; www.mambo-bologna.org). L’antologica rientra in un programma più ampio di eventi dedicati a Christian Boltanski (Parigi, 6 settembre 1944, nella foto) e riuniti sotto lo stesso titolo della mostra. Il programma si articola in vari interventi in diversi luoghi della città «per presentare l’opera di Boltanski in tutte le sue dimensioni espressive»: oltre al Mambo sono previsti uno spettacolo teatrale al Teatro Arena del Sole, un’installazione presso l’ex-bunker polveriera nel Giardino Lunetta Gamberini, un progetto speciale all’interno dell’ex parcheggio Giuriolo, oltre a un intervento di arte pubblica con affissioni su cartelloni pubblicitari in zone periferiche. Promosso da Comune di Bologna e EmiliaRomagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Regione Emilia-Romagna, il progetto coincide con i 10 anni del Mambo e del Museo per la Memoria di Ustica, i 37 anni dalla strage di Ustica, i 40 anni di Emilia-Romagna Teatro Fondazione. Le immagini Nella pagina accanto: uno degli interventi realizzati a Bologna da Boltanski. A fianco, dall’alto: Containers (2010, installazione mixed media); Départ e Arrivée (2011, installazioni luminose); l’allestimento al Mambo (foto Matteo Monti) L’artista Christian Boltanski, dopo aver sperimentato da autodidatta la pittura, con il cortometraggio La vie impossible de Christian Boltanski (1968) ha iniziato un percorso di ricerca che ha come motivo centrale la memoria, personale e collettiva. Combinando frammenti di realtà e immaginazione, attraverso l’uso e l’accumulo di materiali e oggetti diversi e soprattutto di fotografie, Boltanski (sposato con l’artista Annette Messager) ha elaborato assemblages e installazioni ( Archives, Monuments, Réserves) che vogliono ripercorrere e reinterpretare la memoria