In libreria TRA CLOONEY E REALTÀ
nuvole.
Prima e seconda vita di un megacapogalattico delle risorse umane
BuonaTra le
la prima per Vito Ribaudo. E buona la seconda, la second life, dell’ingegner Andrea Gamma, il protagonista del suo romanzo d’esordio. Gamma, manager oltre ogni stereotipo, con moglie, figlio, amante, un bel tappeto di peli sullo stomaco anti-sentimenti e una scelta collezione di escort anti-solitudine, passa dall’apparente paradiso dell’uomo che non deve chiedere mai (soprattutto se vuole licenziare) al purgatorio di due anni di inattività, al ritorno al lavoro in una posizione ben più modesta. Un inferno? Mah, forse un’opportunità. Ribaudo, con un’alternanza ben riuscita di presente e di flashback, un po’ richiama la magistrale spregiudicatezza del George Clooney “tagliateste” di Tra le nuvole, un po’ tuffa il lettore nella rituale liturgia aziendale delle conference call e dei meeting, degli sgambetti d’alta classe, delle promozioni con la vaselina. È profondo l’abisso di indifferenza che muove il protagonista, drammatiche le vicende che lo portano a diventare «un grumo di rammarico e sconforto». Ma tutt’altro che cupa e scontata è la narrazione del crollo, tutt’altro che buonista la rinascita. Fino alla risorsa (umana? no, letteraria) finale.