Quelle pillole devono sparire dalle farmacie
Un esempio di grave carenza di informazione scientifica è la presenza sul mercato di migliaia di preparazioni omeopatiche, che vengono utilizzate in terapia, anche se contengono quantità infinitesimali e non misurabili di cosiddetti principi attivi. Tanto è vero che si possono scambiare le etichette delle diverse confezioni senza che nessuno se ne possa accorgere, proprio perché le varie preparazioni non si possono caratterizzare per il loro contenuto. Secondo la legge europea e anche quella italiana, i preparati omeopatici non possono avere indicazioni terapeutiche, quindi non si capisce per quali fini debbano essere utilizzati.
L’Associazione dei Medici della Gran Bretagna ha equiparato l’omeopatia alla ciarlataneria.
Il Consiglio di Sanità dell’Australia ha reso noto ai suoi cittadini che l’omeopatia è inefficace per la terapia delle malattie. In Italia, il Comitato Nazionale per la Bioetica ha richiesto che i preparati omeopatici rechino la scritta “inefficaci”. Proprio in questi giorni gli Ordini dei Medici italiani hanno riconosciuto che «l’omeopatia non ha basi scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica». Questa decisione, benvenuta anche se sicuramente contestata da più parti, rappresenta un cambiamento di comportamento.
Tutti i medici sapranno che prescrivere un prodotto omeopatico significa fare qualcosa che è al di fuori
delle evidenze scientifiche.
Le Regioni non avranno più scuse per organizzare corsi sull’impiego dell’omeopatia, perché questa non sarà più un attomedico e, soprattutto, dovranno chiudere gli ambulatori di omeopatia ginecologica e oncologica. Anche le Università, soprattutto le Scuole di Farmacia e affini, dovranno chiudere i corsi sull’omeopatia. Anche i cittadini avranno un metro di giudizio per rifiutare prescrizioni di prodotti omeopatici, che gli Ordini dei Medici giudicano inefficaci. C’è da augurarsi che il comunicato degli Ordini dei Medici venga il più possibile diffuso dai mass media, perché l’informazione sia il più possibile capillare a tutti i livelli. Infine, si spera che anche l’Ordine dei Farmacisti prenda un’analoga decisione eliminando dalla vendita questi prodotti e con essi anche l’insegna luminosa verde che impropriamente propaganda l’omeopatia all’esterno delle farmacie.