IL PRIMO MUSEO EGIZIO
Qui sopra, foto di una sala del vecchio Museo di Bulaq, scattata da Délié e Béchard. Fa parte delle 40 stampe incluse nell’Album du Musée de Boulaq, di Auguste Mariette, pubblicato al Cairo nel 1872. possibile solo con la collaborazione di un’autorità appoggiata dal governo egiziano. Era necessario pertanto conquistarsi la fiducia dell’amministrazione locale. L’occasione si presentò nel 1857, quando l’imperatore francese Napoleone III manifestò il desiderio di visitare l’Egitto. L’ingegnere Ferdinand de Lesseps – già coinvolto nel progetto del canale di Suez – chiese al governatore ottomano Sa’id Pascià che fosse proprio Mariette a fare da guida a Napoleone: l’imperatore era un "amante dell’arte particolarmente preparato". Mariette si mise all’opera e sistemò tutti gli scavi in attività, da Giza a Elefantina [l’isola di fronte ad Assuan]. Alla fine il viaggio di Napoleone fu annullato e Mariette fu invitato a riprende il suo posto a Parigi. Mariette riuscì però a ritardare la sua partenza fino a quando, nel giugno del 1858, non raggiunse il suo obiettivo: la nomina a direttore del nuovo Servizio reperti archeologici egiziano, l’istituzione che da allora si occupa di promuovere e monitorare gli scavi effettuati nel Paese. Fin dal principio, Mariette era fermamente con-