DAL PAPIRO ALLA PERGAMENA
SECONDO LA TRADIZIONE, in epoca ellenistica i re d’Egitto e di Pergamo competevano per avere il maggior numero di papiri di opere letterarie e scientifiche dell’antichità. Per evitare che Pergamo potesse prevalere, l’Egitto si rifiutò di venderle papiro. I re della dinastia attalide risposero sviluppando una nuova superficie scrittoria: una pelle di bovino che, una volta raschiata, trattata e stirata, permetteva la scrittura. Grazie all’ampia disponibilità di materia prima in qualsiasi parte del mondo, la pergamena – così chiamata in onore della città che l’aveva inventata – iniziò a sostituire ovunque il papiro. Di quest’ultimo è rimasta traccia nel termine che in alcune lingue – per esempio il francese papier, l’inglese paper e lo spagnolo papel – designa la carta, invenzione cinese del II secolo d.C., giunta in Occidente alla fine dell’XI secolo.