Nuovo Rinascimento fiammingo
La seconda città belga, capitale mondiale del commercio di diamanti, sta conoscendo un’espansione all’insegna dell’arte.
Il grande orologio che accoglie il visitatore, dall’alto della cupola della stazione centrale (nella foto), sembra ricordare che il tempo è l’ossessione di Anversa. «Benvenuti nel 2037» annuncia il M HKA, il museo d’arte contemporanea, che festeggia la sua riapertura con una mostra sui futuri possibili: A Temporary Futures Institute, un laboratorio dove sperimentare le alternative a disposizione con l’aiuto dell’arte, prima ancora che un’esposizione. Fuori, sull’altra riva della Schelda, la skyline del porto, il secondo in Europa, con le sue ciminiere e i quattro reattori nucleari, non promette nulla di buono. Eppure questa è sempre la città di Rubens, e basta avvicinarsi alla cattedrale di Nostra Signora, superbo esempio di architettura gotica del XIV secolo, con le sue guglie in stile brabantino, per intravvedere scenari più rassicuranti.
Prima del centro, con i suoi scorci medievali, ecco però il Momu, il museo della moda, che celebra con una mostra uno dei precursori della nuova scuola di stilisti fiamminghi, Martin Margiela, nel periodo in cui è stato direttore creativo di Hermès. Perché alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, a partire dal 1980, si sono formate generazioni di fashion designer che hanno cambiato il senso della moda in Europa. La storia di questa città di mercanti e navigatori è ben ricostruita dal Mas, il «museo sul fiume», aperto nell’area del vecchio porto per riqualificare il quartiere di Eilandje: dall’alto dei suoi dieci piani in arenaria rossa e vetro ondulato si può peraltro ammirare l’espansione di una città che si prepara a raddoppiare i suoi abitanti nel 2020. Sugli antichi dock, le balere e i bordelli di un tempo sono stati sostituiti da gallerie e loft. Perché ad accompagnare questo tumultuoso sviluppo è un’esplosione d’arte. Dalla mostra dello scultore Richard Deacon nel parco museo di Middelheim, alle gallerie che il designer Axel Verwoordt ha allestito fuori città con il progetto Kanaal, un nuovo complesso immobiliare ricavato da un’ex distilleria.