Vanity Fair (Italy)

BRUTTA PAGELLA? RIPARA COSÌ

- m. n.

Ecco la prima pagella: al posto di quanto i genitori pensavano, o di quanto raccontava­no i figli, sono

arrivati i voti, la verità, magari pessima. Ma c’è ancora il secondo

quadrimest­re, per ribaltare la situazione. Qui e nel libro Basta studiare! (Sperling & Kupfer, pagg.

192, € 16) Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, professori di liceo milanesi, insegnano come usare al meglio i cinque mesi che restano, e danno le dritte ai genitori per vivere la scuola con meno ansia.

Di fronte a una brutta pagella del primo quadrimest­re,

come reagire? «Non arrendersi: sedersi a un tavolo con il figlio, analizzare che cosa non è andato e perché, che cosa nascondono i numeri. Chiedere poi ai professori colloqui per avere chiariment­i concreti, materia per materia». Come usare il tempo? «Occorre fare un planning, anche settimanal­e, dello studio necessario. I mesi da gennaio a marzo sono fondamenta­li. La scuola va a fondo del programma, però ci sono meno valutazion­i. Per studenti e genitori è il momento di un refresh generale: verificare quanto tempo (e di che qualità) è stato dedicato a ogni materia, se il figlio ha usato gli strumenti a disposizio­ne, per esempio se libri e vocabolari­o sono ancora intonsi;

come ha preso gli appunti, come sta in classe. In primavera

si raccoglier­anno i frutti». Qual è l’atteggiame­nto giusto? «Anche se lo chiedono, sono troppo piccoli, al liceo, per essere

lasciati soli».

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