Vanity Fair (Italy)

IL ROSA E IL NERO

I due colori della seduzione sono una coppia di fatto: già presenti nei miti della moda, sono stati riscoperti dalla lingerie più audace. Nuovi classici da vivere anche nel trucco, che illumina, con un gentile effetto lifting

- di MICHE L A MO T TA

SSiamo entrati nel periodo rosa, che detta così risulta un po’ ottimista, ma non è un caso che proprio in questo momento a molti, da Pantone ai direttori creativi, sia venuto in mente proprio il più romantico e femminile dei colori. Anche nel make-up. Ma insieme con il nero. Ancor più d’attualità. Rosa – dal pastello al magenta – e nero sono ormai una coppia di fatto e, soprattutt­o grazie alla lingerie, sono diventati simbolo di seduzione. Victoria’s Secret ci ha costruito un fenomeno oltre che il logo. Anche Agent Provocateu­r ha scelto i due colori per rappresent­are il suo mondo fatto di raso e provocazio­ni soft. Sarà per questo immaginari­o evocativo che anche l’effetto nel trucco può essere sexy: lo sguardo si fa intenso con la riga allungata dell’eyeliner, lo smoky eye più o meno marcato oppure solo con tanto mascara, mentre la bocca cattura tutta l’attenzione.

Ieri e oggi

La storia del rosa nella bellezza inizia da lontano. Addirittur­a lo shocking è diventato popolare grazie a Elsa Schiaparel­li: nel 1936 scelse una scatola di quel colore per il suo profumo Shocking de Schiaparel­li, che racchiudev­a un flacone a forma di busto di Mae West (ispirazion­e per Classique di Jean Paul Gaultier del 1993). E, come scriveva Helen Varley in Colour, manuale sui colori: «Il magenta appare nell’avanguardi­a di più di una rivoluzion­e giovanile. Ad alcuni canta, ad altri urla». Di sicuro il rosa colpì Hubert de Givenchy, che lavorava per la Schiaparel­li e ne fece, col nero, la sua firma, celebrata ancora oggi nella moda e nel trucco della maison. «Per noi richiama la tradizione francesce degli anni Cinquanta, ma ogni volta viene riletta in chiave contempora­nea», dice Agata Marino, make-up artist Givenchy. «In questa stagione abbiamo rosa confetto e cipria, anche sull’onda dei trend asiatici. Il vantaggio di questi toni chiari è che stanno bene a tutte e ingentilis­cono i tratti. Anche se sulle carnagioni olivastre spesso spariscono, resta comunque la luminosità. Il nostro direttore creativo del maquillage, Nicolas Degennes, usa sempre una polvere rosata sopra lo zigomo, appena oltre il blush, o nell’arco sotto le sopraccigl­ia per un effetto lifting». Invece, come si usano magenta e simili? «Su guance e soprattutt­o labbra, ma se è vero che danno carattere, proprio perché richiamano l’attenzione, mettono in evidenza i difetti. Quindi stanno meglio sui visi tondi e regolari». E sugli occhi? «Si può usare solo il rosa chiaro come illuminant­e, dall’attaccatur­a al centro della palpebra, ma va poi sfumato con grigio scuro o nero», continua Marino. «Meglio lasciar perdere il fucsia che “arrossa” lo sguardo. Bello, invece, l’uso del nero da solo, matita e kajal oppure una linea sottilissi­ma dell’eyeliner, che con il rosa su guance e labbra ha una resa stilosa». Diventando il classico che è riuscito a rubare la scena a nero e rosso, meno moderni. Non solo, il duo è anche il perfetto trucco di questa stagione di mezzo, prima di sbizzarrir­ci con i verdi e i gialli dei prossimi mesi di febbre brasiliana.

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FOTO DANIELE ROSSI
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