Vanity Fair (Italy)

LO ZIKA NON È L’EBOLA

«Un’emergenza sanitaria internazio­nale», così l’OMS ha deciso di considerar­e il virus trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti. Dobbiamo allora avere di nuovo paura? Non esattament­e

- di FERDINANDO COTUGNO

I RISCHI REALI

Ebola ha un tasso di mortalità del 50% e ha fatto 11 mila morti

(il 14 gennaio l’OMS aveva dichiarato finita l’emergenza, il 15 è stato scoperto il cadavere di una donna morta di Ebola in Sierra Leone). Zika di per sé

non è pericoloso, non più dell’influenza. Non ci sono cure né vaccini, per l’OMS ora

il contagio si affronta combattend­o le zanzare Aedes

aegypti, portatrici del virus.

UNA VECCHIA STORIA

Conosciamo Zika dagli anni ’50: è stato isolato per la prima volta in Uganda (Zika è il nome di una foresta), negli ultimi 65 anni ha viaggiato

indisturba­to nel mondo: ci sono stati focolai in Africa, nel 2007 è stato colpito il 75% della popolazion­e di Yap (Micronesia), nel 2013 ha attaccato la Polinesia Francese.

E SE VADO NEGLI USA?

Al momento, il contagio di Zika

è arrivato in 22 Paesi delle Americhe, praticamen­te dal Sud

dell’Argentina agli Stati Uniti. In questa mappa realizzata dalla rivista The Lancet ci sono tutti i rischi di contrarre localmente il virus, in rosso quando il pericolo è tutto l’anno, in giallo quando

è solo stagionale.

IL C ENTRO DEL CONTAGIO

È arrivato in Brasile l’anno scorso, primi casi registrati a maggio 2015. Sta dilagando (1 milione e mezzo di contagi) perché non aveva mai colpito nella regione e quindi non c’è immunizzaz­ione nella popolazion­e. Sta arrivando in tutti i Paesi dove è presente Aedes, quindi ogni Stato delle Americhe tranne Cile e Canada. Si prevedono 4 milioni di casi entro fine anno.

LE COMPLICAZI­ONI

Zika è rischioso per le donne incinte, i medici di Recife sono stati i primi a collegarlo alla microcefal­ia infantile: se ne erano registrati 147 casi in tutto il Paese nel 2014, ce ne sono stati 300 a Recife solo a ottobre, e oltre 4 mila in Brasile. Un’altra complicazi­one è la sindrome di Guillain-Barré, che porta alla paralisi, ma è rara.

LA PILLOLA GRATIS

El Salvador ha chiesto alle donne di non rimanere incinte fino al 2018: nel Paese l’aborto è proibito. In Brasile è permesso nei casi di stupro o pericolo di vita per la madre (che Zika non comporta). In tutta l’area, il 95% delle interruzio­ni di gravidanza è clandestin­o. L’organizzaz­ione Women on Web effettua consulti online e spedisce (gratis, oltre che illegalmen­te) pillole abortive.

IN ITALIA

Sono stati registrati 5 casi di Zika, tutti al rientro da viaggi. Il pericolo arriverà in primavera, con il ritorno delle zanzare. Unica prevenzion­e: evitare punture.

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