SILENZIO, PARLA ASSANGE
Torna a Milano il WIRED NEXT FEST per raccontare l’innovazione a tutti i livelli: dalla realtà virtuale alle «gare di droni», dagli studi sull’ibernazione al problema del tempo. Con oltre 150 speaker e un «leaker»
orveglianza di massa, libertà di parola, lo stato di Internet oggi e le conseguenze dei Panama Papers. Saranno questi gli argomenti che Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, affronterà, in collegamento video dall’Ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove vive recluso dal 2012 a causa del mandato di arresto europeo che pende ancora sulla sua testa, dovuto a un’accusa di stupro in Svezia, che lui, però, ha sempre negato. Sarà questo il momento «clou» della quarta edizione del Wired Next Fest (dal 27 al 29 maggio ai Giardini Indro Montanelli di Milano), il Festival dedicato all’innovazione di Wired. Tra gli oltre 150 speaker dell’evento gratuito, oltre Assange, ci saranno Umberto Veronesi, Emma Bonino, il vicepresidente della Pixar Guido Quaroni, il creatore delle Creative Commons Lawrence Lessig. Tra un dibattito e l’altro, potrete partecipare a laboratori e workshop tecnologici. A chiudere le serate i concerti di Fabri Fibra e Marracash, insieme per la prima volta, e dei Subsonica. Il tutto legato dal tema del tempo: «È la dimensione più stravolta dall’innovazione», spiega Federico Ferrazza, direttore di Wired. «Siamo sempre connessi e già l’avverbio dice tanto. Non c’è più tempo di lavoro distinto dal tempo libero. Tutte le
Sscoperte mediche ci allungano il tempo di vita su questo pianeta. L’essere umano è un animale pensato per vivere quarant’anni e campiamo fino a ottanta. E questo cambiamento temporale ha implicazioni enormi sulla società». Uno degli ospiti è Julian Assange, personaggio controverso, per molti un «cattivo». «Per noi di Wired, Assange è invece dalla parte dei buoni. Personaggi come lui o Snowden sono la risposta a chi dice che Internet è uno strumento di controllo di massa. Lo è, ma come il bisturi è uno strumento per uccidere, che può però salvare vite. Assange è la prova che Internet ha gli anticorpi giusti». Ci consiglia uno speaker al di là dei nomi di spicco? «Matteo Cerri, ricercatore dell’Università di Bologna che sperimenta l’ibernazione sugli animali. Non è uno scienziato pazzo, ma è un intervento con risvolti etici, filosofici enormi». Da Lercio a Martina Dell’Ombra: ci sarà anche la parte più divertente del Web italiano. «Loro sono l’innovazione applicata alla satira. Da quei fenomeni nascono personaggi che vanno su altri media, basti pensare agli youtuber da Maccio Capatonda a Frank Matano, oppure i The Pills, i The Jackal e molti altri».