ALDILÀ DI GOOGLE
La Silicon Valley sforna «chat» con i defunti? Cose superate. Da noi l’innovazione si fa a Pavia. Dove è nato un nuovo motore di ricerca
Chattare con chi non c’è più. Alla vigilia del 2 novembre, i quotidiani italiani riportano la notizia di Eugenia Kuyda, startupper della Silicon Valley che ha creato, dopo la morte improvvisa dell’amico Roman, una app di dialogo (Luka) per parlare con lui virtualmente riusando i suoi messaggi da vivo. Qui sotto vedete le foto, e altri strombazzatissimi esempi di app «post mortem». Miracoli della tecnologia o nostro eccesso di enfasi per ogni novità americana? La seconda, forse. Pochi infatti sanno che in Italia dal 2010 esiste una startup hi-tech di eccellenza che non ha nulla da invidiare ai colossi Usa. Si chiama FacilityLive, ha sede a Pavia, vale 225 milioni di euro e ne ha già raccolti 30 solo tra finanziatori privati. Ha brevetti in 44 Paesi e la Borsa di Londra l’ha ammessa, prima azienda non britannica, al suo Elite Programme. I due fondatori, Gianpiero Lotito e Mariuccia Teroni, ex