Aggiustiamo l’amore
Il suo cuore appartiene alla moglie. Per lei, JACK SAVORETTI ha scritto un album intero. Invidia?
vete mai scritto una lettera d’amore, intendo una vera lettera d’amore, non un messaggino con quaranta righe di emoticon? Ho provato a chiederlo in giro e tutti hanno risposto «sì, da piccolo». Jack Savoretti, cantautore inglese di nascita e italiano di origine, di anni ne ha 33 e ha appena scritto una lettera d’amore lunga tutto un album, Sleep No More, per Jemma Powell, attrice inglese da otto anni sua moglie. Sono dodici pezzi ruvidi, romantici, dominati da una voce descritta come l’anello di congiunzione fra Paolo Nutini e Tom Waits. Perché proprio ora questa lettera d’amore? Lo abbiamo chiesto a entrambi. Partiamo dal titolo, Sleep No More: l’amore non fa dormire? Jack: «Anche l’amore per i figli non fa dormire! Abbiamo due bimbe, bravissime a svegliarti alle 7 di mattina quando vorresti andare in letargo. Ma in generale parlo delle cose negative che ci tengono svegli:
Al’ansia, lo stress, le discussioni della sera prima…». Come vi siete conosciuti? Jemma: «Alla festa di compleanno di un’amica. Stavo parlando con Beatrice, le dico “guarda, c’è un tipo interessante”. Lei si gira, scoppia a ridere: “È mio fratello!”». Jack: «Ero tornato a Londra da un viaggio in Italia, distrutto, stavo per andarmene quando mia sorella mi presenta Jemma. Ho deciso di fermarmi per un altro drink, ed eccoci qua». Jemma, che effetto fa sapere che tutto l’album parla di lei? Jemma: «È davvero difficile parlarne. La canzone che in qualche modo sento più mia è When We Were Lovers, evoca tanti ricordi. La ascolto spesso, anche in auto con le bambine, e ogni volta penso: ma sono davvero io quella che descrive? Wow!». Quando c’è Italia-Inghilterra per chi fate il tifo? Jack: «Per l’Italia, non devo neanche pensarci. Come per la squadra del cuore, non è qualcosa che si sceglie, si eredita. Infatti tifo Genoa come mio papà, e come mio nonno partigiano che lottò per la liberazione di Genova». Nelle relazioni col tempo si tende a dare tutto per scontato. È così vero che non siamo più bravi a far durare l’amore? Jack: «Siamo una generazione viziata. Meno bravi dei nostri genitori? Non lo so. A me piace l’idea di aggiustare le cose quando si rompono anziché rimpiazzarle. In Lullaby Loving parlo proprio di questo, dico “non arrendiamoci” alla prima crisi. È impegnativo ma ne vale la pena: almeno sai che le cose sono tue quando le hai aggiustate».
SLEEP NO MORE
Jack Savoretti