I VACCINI CHE VERRANNO
Una puntura ci salverà anche da malattie tropicali e tossicodipendenze? Siamo a buon punto. Il primo siero contro la malaria, che il 4 settembre ha causato la morte di una bambina di 4 anni anche in Italia, a Brescia, è in arrivo, mentre un team di ricercatori della California ha messo a punto una sostanza che può bloccare il consumo di eroina. Sono solo alcuni dei nuovi sieri in fase di sperimentazione: qui sotto trovate i cinque «fronti» più importanti. Intanto nel nostro Paese la legge sull’«obbligo vaccinale» per l’accesso a nidi, materne e scuole da 0 a 16 anni continua a scatenare polemiche. Il governo non fa sconti ai No Vax: la Regione Veneto alla fine ha dovuto rinunciare, nel giro di tre giorni, alla sua moratoria di due anni per l’applicazione delle nuove norme.
MALARIA
Dal Ddt, l’insetticida che permette di debellare la malattia uccidendo la zanzara anofele che la trasmette, si passa al primo vaccino anti-malaria: l’Rts,s. Verrà testato a partire dal prossimo anno in Kenya, Ghana e Malawi. La sperimentazione, fa sapere l’Organizzazione mondiale della sanità, coinvolgerà dal 2018 al 2020 almeno 360 mila bambini.
CANCRO
Per sconfiggere alcune forme tumorali si punta su vaccini «su misura». All’Istituto Pascale di Napoli è stato scoperto, per esempio, un siero terapeutico (Hepavac) per chi ha un cancro al fegato. Nel 2018 verrà testato su 40 pazienti. Altri sono in fase di sperimentazione per combattere il tumore al seno e il melanoma.
EROINA
Un vaccino contro alcune tossicodipendenze è stato messo a punto dal team del chimico Kim Janda dello Scripps Research Institute di San Diego, in California. Testato su topi e scimmie, protegge il cervello dagli effetti dell’eroina e di altri oppiacei: il sistema immunitario impara a riconoscere le loro molecole e a inviare anticorpi in grado di contrastarle.
ZIKA
Il virus Zika non è più un’emergenza: nel 2017 il numero dei contagi è crollato. Pure in Italia però si registrano ancora casi (l’ultimo il 7 settembre a Marghera). Un team di ricercatori britannici del John Innes Centre di Norwich sostiene che sarà possibile ricavare sieri contro lo Zika dalla Nicotiana benthamiana, pianta «parente» di quella del tabacco.
RAFFREDDORE
L’austriaco Rudolf Valenta ha brevettato un vaccino per il raffreddore comune. Se andrà bene, arriverà sul mercato dopo il 2020. Ma c’è davvero bisogno di un siero contro starnuti e nasi che colano? Sì, se si considera che il virus più diffuso al mondo ha costi sociosanitari molto elevati: 40 miliardi di dollari all’anno solo negli Stati Uniti.