ALTRI AMICI BRASILIANI.
COSÌ VIVE IN UN AMBIENTE GIOIOSO E TRANQUILLO»
in Brasile famoso quasi quanto il capo del clan. «Essere amico di Neymar è una professione a tutti gli effetti», racconta Sidney Garambone. Ognuno ha un ruolo preciso nella sua vita, per giustificare la sua presenza fissa. Il più fedele è senza dubbio Jota Amâncio, 24 anni. Erano alla scuola di calcio insieme al Santos e si ritrovavano la domenica sulle panche della chiesa evangelica. Jota non ha avuto successo in campo, ma brilla nel circolo di Neymar e appare anche nelle foto di famiglia. Poi c’è Gilmar Araujo (Gil Cebola), 28 anni, al suo fianco da quando ne aveva 14, che posta sui social foto e video. Gli altri Toiss proteggono la star dal pubblico troppo invadente. Nessuna foto che possa intaccare la sua immagine deve filtrare. Ai componenti della «boy band» bisogna aggiungere la famiglia: sua sorella Rafaella, di due anni più piccola, i genitori, suo figlio Davi Lucca, 6 anni, e Caroline Dantas, la madre del bambino. Sono separati ma, da genitore premuroso e molto occupato, li aveva fatti venire già a Barcellona. Si sono ritrovati subito a Parigi. La corte conta una ventina di membri fissi: non è una villa che serve a Neymar, ma un palazzo. Neymar Sr, padre e agente del giocatore, si occupa delle ricerche immobiliari. Ha fatto in modo che si trovasse quel che c’era di più lussuoso tra le agenzie parigine. Zona geografica definita: dintorni a ovest della capitale. Neymar ha scelto Bougival. A 9 chilometri dal centro di allenamento Camp des Loges e a 14 dallo stadio Parco dei Principi, l’antico villaggio degli impressionisti è diventato periferia residenziale chic. Per 14.000 euro al mese, il giocatore ha preso in affitto 5.000 metri quadrati di giardino e 1.000 di superficie abitabile: una casa di design su cinque livelli, con ascensore, piscina interna e parcheggio per l’Audi e la Ferrari del padrone di casa. L’arredamento è semplice. Sui muri niente quadri, ma una foto gigante del giocatore. Nella sala da pranzo, Davi Lucca va sullo skateboard davanti ai coinquilini divertiti. Si fa anche filmare mentre fa un giro del giardino in groppa a Poker, il golden retriever di Ney. Tutto questo piccolo mondo vive qui in perfetta autarchia. Alle feste parigine, Neymar preferisce restarsene a mangiare davanti alla televisione, l’equivalente brasiliano di Italia’s Got Talent è il suo programma preferito. Adora anche i videogiochi. Gli uomini della security in abito scuro proteggono il suo Eden, all’interno della proprietà e alle due uscite, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Un trattamento da capo di Stato. «Bougival è temporanea», dicono gli specialisti dell’immobiliare che sognano il cliente. A O Ney (soprannome datogli per assonanza con quello di Pelé, O Rei) piacerebbe trasferirsi a Neuilly. «La cittadina nella Hauts-de-Seine offre molti vantaggi. Nelle vicinanze ci sono le migliori scuole private per suo figlio e ristoranti molto apprezzati dai suoi amici». Ma i posti che potrebbero andar bene si contano sulle dita di una mano. Neymar Sr ha ricominciato le visite. Si dice che suo figlio non abbia fretta (una frase a cui è difficile credere) ma che gli piacerebbe trovare qualcosa nei quartieri eleganti di Saint-James e del centro di Neuilly. Il suo budget è all’altezza: tra i 10 e i 20 milioni di euro. Una volta, il luogo ospitava il duca di Windsor, Edoardo, che per amore di Wallis Simpson rinunciò al trono d’Inghilterra. Analogia perfetta per il principe di Parigi, che ha appena abdicato a Barcellona. (traduzione di Valentina Mainelli)