VOGUE (Italy)

The Young Issue

- di EMANUELE FARNETI

«Al centro dell’obiettivo non c’è mai la bellezza, piuttosto l’unicità, quel mondo affascinan­te, seducente e magico che ognuno costruisce attorno a sé, quel cerimonial­e sacro e scintillan­te che ciascuno di noi segue in un certo momento della propria vita». Nel suo percorso artistico Hedi Slimane, con diversi mezzi e linguaggi, celebra il momento della vita in cui tutto è ancora possibile eppure tutto sta già succedendo: per lui la giovinezza è un messaggio politico, come spiega nell’intervista a pagina 32, una delle pochissime concesse in carriera; e ancor più con la galleria di ritratti che costituisc­ono lo speciale portfolio di questo numero – volti e corpi imperfetti e magnetici fotografat­i sotto il sole della California, cui proprio lui ha iniziato qualche anno fa a dare una certa differente luce.

Un progetto che racconta un pezzo di mondo visto con gli occhi delle ragazze della Generazion­e Z. Un romanzo che cancella alcuni luoghi comuni sugli adolescent­i, un commento che mette ordine su certi fastidiosi cliché scritti e letti di recente sui Millennial­s. Tre storie di giovani italiani che in queste settimane portano in spiaggia le loro idee colorate. Il racconto dell’ultima grande generazion­e ribelle che, nell’estate di 40 anni fa, pensava di avere già perso e invece. Soprattutt­o, la copertina scattata da una fotografa, Harley Weir, non ancora trentenne: dopo il numero di luglio firmato da Steven Meisel, è il nostro modo per dire che la storia di Vogue Italia è pensata per non ripetere gli stessi schemi: mese dopo mese, capitolo dopo capitolo, tutto può e deve cambiare.

Fare un giornale come questo, che per definizion­e deve essere internazio­nale, si porta dietro un certo rischio di strabismo: vedere bene quello che accade in giro per il mondo, meno bene ciò che di nuovo succede nel nostro Paese – come capita a volte nella vita, che si debba andare lontano per capire quanto è prezioso quel che abbiamo lasciato a casa. Per questo, con il direttore creativo Giovanni Bianco, abbiamo preso un impegno: cercare ogni mese talenti italiani, e fare il possibile per portarli a crescere sul palcosceni­co internazio­nale. Il primo frutto di questo progetto è il portfolio di pagina 84, che mette assieme una selezione dei migliori nomi della nostra fotografia. È un quadro unico, fatto di quindici diversi punti di vista che testimonia­no un momento, come in quel verso di Lou Reed citato nel servizio, «so different, and so new». •

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photos by dario catellani (abito calvin klein 205w39nyc)

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