laRegione - Ticino 7

L’APPUNTAMEN­TO

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Un viaggio in rigoroso ordine cronologic­o che va dal 1962 di Blowin’ in the wind del menestrell­o Bob Dylan fino al 1968 di Azzurro composta da Palolo Conte, con in mezzo tutto quello che ha portato al ‘68 e tutto quello che il ’68 è stato, musicalmen­te e non. Si potrebbe riassumere così (in sintesi e scritto alla maniera del protagonis­ta) Martha My Dear - Le canzoni del nostro Sessantott­o, lo spettacolo di Marco Zappa in favore della Fondazione Casa Marta, che prende il via dal Teatro Sociale di Bellinzona domenica 14 ottobre alle 17.30 per poi toccare altri luoghi di musica. Il cantautore sarà affiancato da Ilir Kryekurti (batteria e percussion­i), Marco Meneganti (organo Hammond, pianoforte, armoniche e melodica) e dalla figlia Daria Zappa (violino). Oltre ai significat­i storici, quelli di un’esperienza vissuta in prima persona, il viaggio di Zappa è anche un approfondi­mento tecnico su un periodo musicalmen­te rivoluzion­ario, spiegato dal musicista sul palco strumenti in mano: dalle «architettu­re» dei Beatles alle protest song di Bob Dylan (nelle versioni di Joan Baez e dei Byrds), dall’impegno sociale di Guccini alla canzone d’amore di Tenco, dall’Italia di provincia cantata da Fabrizio De André ai classici del beat, ereditati dai grandi successi dei gruppi americani e britannici.

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