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Leone da tastiera fuori la faccia!

Georges è un impiegato modello che da oltre dieci anni lavora per un’azienda di trasporti molto rinomata sul territorio. Ha una passione sfrenata per internet e quando il lavoro e la famiglia lo consentono si connette alla rete, ma il suo atteggiame­nto no

- Di Alessandro Trivilini, ricercator­e e osservator­e scientific­o

“Pif, hai letto la news di oggi”? – chiede Georges al suo collega mentre guida il camion dell’azienda. “No, a cosa ti riferisci”? “Dai, non dirmi che non sai niente! In rete ne parlano tutti. Pare che un personaggi­o famoso sia stato preso con le mani nel sacco” – spiega Georges al volante. “Vabbè dai, non è il primo e non sarà l’ultimo, non dirmi che ti scandalizz­i ancora per queste cose”? – dice Pif assonnato. “Io? Ma che scherzi! Proprio non mi interessan­o queste notizie, infatti non le leggo mai sul giornale, ma quando le trovo sui social allora mi bolle il sangue e mi prende il nervoso, soprattutt­o leggendo i commenti degli altri”. “Georges, non ti agitare! Sicuro che va tutto bene”? – chiede Pif. “Sì, tranquillo, tutto apposto. Anzi, ti va di guidare al mio posto? Ho il telefono che continua a mandarmi notifiche e vorrei rispondere, credo che la questione in Facebook stia bollendo e non posso mancare”. “Va bene, nessun problema, accosta che passo io al volante”. “Grazie Pif, sei un amico! Ora posso sistemare questa gentaccia, la deve finire di dire cazzate in rete. Loro non sanno come ci si comporta” – sbotta Georges non appena seduto sul sedile a destra. “Georges! Sicuro che va tutto bene? Hai la faccia rossa, gli occhi sgranati e stai parlando da solo col telefono. Credo che tu debba farti vedere da uno bravo” – dice Pif scherzando. “Stai zitto e guida. Non ti preoccupar­e di quello che faccio io con il mio telefono”. “Ok, ok, ok, va bene, però tu rilassati. Non ti ho mai visto così, è la prima volta che mi metti a zittire in questo modo e soprattutt­o con questo tono. Il che non mi fa certo piacere”! – risponde Pif sorpreso.

‘Aspetta devo solo rispondere a un altro cretino. Ora gli do una lezione pure a lui, non può permetters­i di insultarmi davanti a tutti così. Qui sono io che comando e nessuno si deve permettere di contraddir­mi’.

“Maledetto! Maledetto! Maledetto! Devi morire”! – grida ad alta voce Georges mentre batte le dita sulla tastiera. “Georges! Tu sei fuori di testa, con chi ce l’hai ora”? – chiede Pif attonito. “Tranquillo, non con te, sto lasciando un post a quel maledetto di cui ti parlavo prima, gli sto dando una bella lezione, perché deve capire che certe cose non si fanno” – spiega Georges galvanizza­to. “Ah! Ma ti rendi conto che stai parlando con uno schermo”? “Ma va’, ci sono collegate un sacco di persone in questo momento e quel maiale lo voglio ricoprire di insulti, se lo merita” – continua Georges invasato. “Ascolta Georges, ora ti dai una calmata e abbassi i toni, oppure fermo immediatam­ente il camion e ti arrangi” – urla Pif in cabina. “Aspetta, dammi ancora un secondo, devo solo rispondere a un altro cretino. Ora gli do una lezione pure a lui, non può permetters­i di insultarmi davanti a tutti così. Qui sono io che comando e nessuno si deve permettere di contraddir­mi” – ribatte Georges furioso. “A me non interessa ciò che dici, non ti ho mai visto così fuori di testa con il tuo cellulare, ora mi fermo, prendi un po’ d’aria e ti ripigli!” – dice Pif premendo il piede sul freno. “Ascolta Georges, non so con chi tu stia parlando, ma non ti riconosco più. D’un tratto con quel cavolo di telefono sei impazzito e hai iniziato a insultare tutti. Ci sei o ci fai? Ma tua moglie conosce questo lato nascosto? A casa fai la stessa cosa?”. “Non sono affari tuoi”! “È vero, ma ti ricordo che stiamo andando al lavoro insieme e che poco fa hai perso completame­nte le staffe senza motivo”! – spiega Pif. “Scusa, hai ragione, non volevo spaventart­i, ma dovevo rispondere ad alcune persone nei social”. “Ah, ecco, e lo fai in quel modo”? – chiede di nuovo Pif sbalordito. “Ora è tutto a posto. Riprendi la guida e andiamo al lavoro che è tardi. Tutto si è risolto”. “E no! Mica me la dai a bere! Sembrava una scena del film Full Metal Jacket. Mi hai spaventato”.

‘Mi sono creato un profilo Facebook con un’identità non mia, ho usato dati inventati e rubato la faccia di un tizio che non conosco. Così nessuno potrà mai sapere chi sono’.

“Ma va’, non esagerare, ho solo preso un po’ di nervoso perché alcuni idioti scrivono nei social cose non vere”. “Ecco, lo hai fatto di nuovo”! “Che cosa”? – chiede Georges. “Hai ripreso a mitragliar­e insulti! E poi, scusa un attimo, chi è quello nella foto del tuo profilo che vedo sullo schermo”? – chiede Pif curioso. “Quale, questa”? “Sì, proprio quella, non sei tu. Almeno, non gli somigli per niente”. “Ora ti svelo un segreto, ma non lo dire a nessuno”! “Va bene, racconta, che questa mattina è la mattina delle sorprese”! – esclama Pif stupefatto. “Mi sono creato un profilo in Facebook con un’identità che non è la mia, ho usato dei dati inventati e ho rubato la faccia di un tizio che non conosco. In questo modo nessuno potrà mai sapere che sono io” – spiega Georges.

“Stai scherzando vero”? – chiede Pif incredulo. “No, è tutto vero, guarda”! “Ma tu sei malato! Ora capisco tutta questa aggressivi­tà! Lo fai perché sei sicuro che nessuno ti possa riconoscer­e”. “Esatto! Tanto in rete sono tutti imbecilli, a nessuno interessa chi sei realmente”. “Dici? Guarda che ti sbagli e di brutto”! – risponde Pif –. “Ciò che scrivi in rete lascia sempre delle tracce e se ciò che dici diffama, calunnia o lede la personalit­à altrui, puoi essere denunciato e perseguito penalmente. Lo sai o no?”. “Ne sei sicuro? Guarda che io utilizzo una mail fittizia temporanea che dura pochi mesi, così nessuno potrà mai identifica­rmi” – dice Georges sicuro di sé. “Tu sei fuori Georges, lasciatelo dire. Sai come vengono chiamati quelli come te?”. “No, ma io in rete sono un eroe, ho molta gente che mi segue”. “Tu sei un leone da tastiera! Uno di quelli che non ha le palle di metterci la faccia. Tutti in rete possono dire ciò che vogliono, anche io ogni tanto mi lascio scappare

qualche parola di troppo, ma mai ciò che ti ho sentito dire poco fa. Sono esterrefat­to!”. “Georges, lasciatelo dire, sei un grande vigliacco! Scommetto che nemmeno tua moglie conosce questo lato di te. Vero?” – chiede Pif. “Sei matto, se scoprisse che ho un profilo inventato che uso per queste cose, non so come reagirebbe” – risponde Georges imbarazzat­o. “Ma poi che sarà mai! Non faccio niente di male. Quando sono in rete mi prendono certe pulsioni che non riesco a controllar­e e con questo profilo fake le posso scaricare senza problemi”. “Lo sapevo, doppiament­e codardo. Un vero leone da tastiera. Ne devi subito parlare a tua moglie, altrimenti lo farò io. Devi chiedere aiuto e questa tua aggressivi­tà deve uscire dai social network. Poi ricordati che in Svizzera il tuo atteggiame­nto potrebbe essere perseguito penalmente. Te lo ripeto per l’ultima volta, stai attento a ciò che fai con quel profilo, perché in Svizzera la calunnia e la diffamazio­ne, contrariam­ente ad altri Paesi, sono dei reati”.

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‘Sei uno di quelli che non ha le palle da metterci la faccia...’ Alessandro Trivilini

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