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Verifiche chiuse: nessuno l’ha spinto

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Aperte e subito chiuse. Le verifiche eseguite dalla Polizia cantonale dopo quanto accaduto mercoledì pomeriggio, hanno potuto stabilire che la caduta dell’undicenne dalla murata non è stata causata da terzi. Né dai tre coetanei suoi compagni di gioco (un undicenne e due dodicenni) né da terze persone. Il salto di due metri e mezzo sulle rocce sottostant­i che danno sullo strapiombo verso Piazza del Sole, viene dunque ‘cassato’ come infortunio da gioco causato dalla perdita di equilibrio del ragazzino dopo che questi era salito su uno dei merli. La dinamica è parsa subito chiara agli agenti e – anche consideran­do la non gravità delle ferite riportate – non ha richiesto l’intervento della Polizia scientific­a né della Magistratu­ra dei minorenni. Peraltro, non risulta che il quartetto stesse praticando il parkour, attività che consiste nel superare ostacoli urbani con salti e capriole e che non di rado vede proprio i castelli cittadini usati a tale scopo. Scientific­a e Magistratu­ra dei minorenni, ricordiamo, hanno per contro avviato un’inchiesta sulla caduta di una 14enne zurighese verificata­si il 3 ottobre da una finestra al terzo piano dell’ostello della gioventù di Locarno. L’impatto al suolo, dopo un volo di 11 metri, le ha provocato ferite gravissime. Le verifiche hanno potuto stabilire che la giovane non è stata spinta, che la finestra rispettava le norme di sicurezza e che non si è trattato di un gesto volontario. MA.MO.

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