Qual è il tuo sogno? ‘Diventare un martire’
Il momento più spiazzante, del viaggio di Amos Gitai nei Territori occupati, arriva circa dopo un’ora dall’inizio di ‘West of the Jordan River’: il regista si trova a Hebron e in una assolata terrazza discute con un ragazzino. “Qual è il tuo sogno?” chiede Gitai. Ali, questo il nome del ragazzo, ride e risponde: “Diventare un martire”. Vuoi morire? “Non voglio semplicemente morire, ma morire da martire”. Il tutto, ha aggiunto sollecitato dal regista, per raggiungere Allah e sentirsi dire di aver fatto bene. Il dialogo prosegue per un paio di minuti, finché Gitai non si congeda con un laconico “stammi bene”. Un piccolo episodio, una delle tessere del mosaico che Gitai, con notevole sapienza cinematografica, compone per il suo documentario, assemblando interviste, confessioni, registrazioni, dando forma a una sorta di diario personale di quello che è accaduto negli ultimi decenni e sta accadendo in Israele e in Palestina. Un film in cui trovano spazio vari punti di vista, come sottolineato da Gitai nell’intervista a fianco. Possiamo così ascoltare la viceministra degli Esteri Tzipi Hotovely che afferma tranquillamente che è ora di smetterla di chiamarli Territori occupati “perché non si può occupare la propria terra, è nostra e basta”, e poco dopo scoprire l’operato di Breaking the Silence, l’associazione di ex militari israeliani che cerca di raccontare la verità quotidiana nei Territori occupati. L’impressione che si ottiene è di una società non solo divisa, ma anche incapace di comunicare, il che non è molto consolante. Forse è anche per questo che Gitai ha voluto concludere ‘West of Jordan River’ – che si apre con alcuni estratti di un’intervista a Yitzhak Rabin un anno prima del suo assassinio – non con l’uccisione del primo ministro da parte di un colono ebreo estremista, ma con una breve testimonianza di un torneo di backgammon tra israeliani e palestinesi. Come a dire che si può ancora sperare. Il film sarà proiettato domani, sabato, alle 14.30 al Cinema Corso, dove si svolge il Film festival per i diritti umani di Lugano. Info: