Someo, due valli in… riserva
Busài e Soladino, presentato il progetto per la loro valorizzazione Dopo quella di Lodano, sarà la seconda ‘oasi verde’ in Vallemaggia. Previsti interventi esecutivi per oltre un milione di franchi.
Una è aspra e selvaggia, l’altra è ampia e lussureggiante. Sono, nell’ordine, la poco conosciuta Val Busài e la ben più celebrata Valle del Soladino, ubicate entrambe sul territorio del Patriziato di Someo, sulla sponda destra della Maggia. Nel giro di un paio di anni, evaso il lungo iter procedurale in atto, andranno a comporre una nuova riserva forestale; la seconda in Vallemaggia dopo quella della confinante Valle di Lodano. Di una terza la trafila è in corso; interessa una vasta area boschiva compresa fra Bignasco, Brontallo, Menzonio e Broglio. Lo studio preliminare della riserva forestale Val Busài-Valle Soladino è stato presentato, giovedì scorso a Someo, alla presenza di un buon numero di interessati che hanno raccolto l’invito del Patriziato, ente promotore dell’importante progetto. Al tavolo dei relatori c’erano il presidente dell’Amministrazione patriziale Lodovico Tomasini, l’ing. Thomas Schiesser capo dell’Ufficio forestale del 7° Circondario, il forestale Marco Dönni, l’ing. Davide Bettelini responsabile del Gruppo operativo riserve forestali, il municipale di Maggia arch. Fabrizio Sacchi e l’ing. Raffaele Sartori dello Studio Gecos che ha elaborato il progetto e ne ha illustrato i contenuti e gli obiettivi di ordine naturalistico, turistico/didattico e scientifico. A causa del loro difficile accesso, le valli Busài e Soladino non si prestano più – contrariamente al passato quando sono state intensamente sfruttate – a una moderna gestione del patrimonio forestale.
Proprietari coinvolti
Il perimetro di studio ha una superficie di 2’064 ettari di cui 1’631 di bosco. La superficie appartenente ai privati non rientra nell’area sottoposta al vincolo di protezione. I proprietari sono (e saranno) coinvolti in prima persona. Sino alla fine di dicembre avranno modo di visionare il progetto, chiedere informazioni e avanzare richieste prendendo contatto con l’Ufficio patriziale di Someo. Sulla scorta di questa prima tornata di consultazione che vede coinvolti anche il Cantone e il Comune di Maggia (che ha già dato la sua adesione), la procedura di istituzione proseguirà – l’anno prossimo – con l’elaborazione del progetto definitivo che a sua volta sarà nuovamente sottoposto a consultazione e approvazione. L’istituzione della Riserva (con la firma del contratto fra il Patriziato e il Cantone e l’inserimento della stessa nel Piano regolatore di Maggia), è prevista per la fine del 2019/inizio 2020. Il contratto avrà una validità di 50 anni. All’interno della zona di protezione della Riserva sarà vietato tagliare e raccogliere
legname ad eccezione di interventi puntuali (alvei, sentieri, punti panoramici). Caccia, pesca, raccolta di funghi e frutti di bosco saranno permessi come sinora. L’escursionismo sarà incentivato con il recupero di vecchi tracciati. I costi per la realizzazione degli interventi esecutivi all’interno della Riserva ammontano a circa 1’150’000 franchi dei quali il 65%
circa interesserà i sentieri. Per quanto concerne il finanziamento, le trattative sono in corso. L’operazione, per il Patriziato di Someo, dovrebbe tradursi in un costo vicino allo zero. Nel corso della serata informativa, il progettista ing. Raffaele Sartori ha illustrato gli interessanti contenuti forestali, faunistici e naturalistici delle due valli. Le tracce lasciate dall’uomo (lo sfruttamento, soprattutto della Valle del Soladino è ben documentato e molto antico) sono pure notevoli. Nell’ambito dell’istituzione della riserva si procederà alla valorizzazione di alcuni elementi degni di nota: cantine sottoroccia a “Da l’Ovi”, muri e scalinate lungo i sentieri, recupero pascoli…