Patriziato di Brissago, ‘occorre votare’
Il Comitato No al Parco contesta l’adesione dell’ente al progetto
“È recente la notizia della decisione scaturita dall’assemblea patriziale di Brissago che, durante l’ultima seduta, a gran voce ha invocato la massima espressione di democrazia in merito al tema Parco: ovverosia il voto”. Il tema delle adesioni al progetto da parte dei patriziati, sollevato anche per mezzo stampa – rileva in una nota il Comitato No al Parco – ha tenuto banco nell’assemblea ordinaria. “È stato ribadito dai presenti quanto sia doveroso dare l’opportunità di esprimersi a tutti i portatori di interessi coinvolti in questo progetto (...) Durante la seduta sono state poste quindi numerose domande al presidente e ai membri dell’Amministrazione”. In particolare i contrari al Parco Nazionale rilevano che, ad oggi, “non è mai stato dato il consenso per uno studio su suolo patriziale di tale progetto e il Patriziato stesso non vi ha mai ufficialmente aderito (da altre fonti nel contempo si è appreso che lo stesso vale almeno per un altro ente della regione)”. Sull’affermazione secondo la quale il progetto di Parco del Locarnese è realmente venuto dal basso, voluto per volontà di Comuni e Patriziati, gli oppositori nutrono dunque dubbi. Il loro sospetto è che “sia in atto una vera e propria campagna volta a convincere la popolazione combinando l’adesione di diversi enti cantonali e politici con presentazioni di parte e lacunose del progetto”.
Un’assemblea straordinaria per capire cosa ne pensano i patrizi
Nel caso particolare di Brissago – si legge ancora nella nota – è stata messa a verbale la necessità di indire un’assemblea straordinaria allo scopo di decidere in merito all’adesione ufficiale da parte patrizia. Verrà di seguito formulato un messaggio al Municipio che inviterà lo stesso a una riflessione in merito alla strada da intraprendere per il futuro. “Giunti a questo punto una cosa è certa – conclude la segnalazione – chi doveva vigilare in merito alla gestione del progetto e all’iter che questo ha avuto, non ha tenuto conto in maniera adeguata di tutti gli interessi in gioco. Come è possibile che anni di studio e milioni del contribuente spesi, si debba giungere a delle forzature come quelle in atto?”.