‘Mia moglie e mio figlio sono la mia forza’
Nonostante un contratto valido fino al 2019 (con opzione per un’altra stagione), l’ipotesi di una partenza di Culina a gennaio non è del tutto scartata, ma il diretto interessato ha le idee in chiaro. «Non sento particolare pressione, perché conosco le mie qualità e so che presto tornerò a mostrarle. Inoltre credo, e l’ho già vissuto sulla mia pelle, che quando sei onesto e lavori duramente, vieni premiato. In questo senso ho parlato sia con l’allenatore, sia con il presidente, che mi hanno confermato la fiducia. D’altronde già con il rinnovo della scorsa primavera, mi era stato lanciato un bel segnale. Ho già ringraziato il presidente, a Lugano mi sento a casa, qui ho vissuto i momenti più belli della mia vita e mi piacerebbe restare ancora a lungo, anche per poter ripagare la società della fiducia. In primis però devo lavorare duro per me, per mia moglie e mio figlio. Sono la mia forza e quando a spingerti è l’amore per la famiglia, non hai bisogno altre motivazioni». Proprio la compagna Lea e il piccolo Leon (2 anni e 2 mesi) sono stati fondamentali per il 25enne croato, che ha però potuto contare anche su altro sostegno... «A livello mentale non è stato facile e avere loro vicino è stato fondamentale, mi hanno aiutato a non perdere mai la speranza. Non era facile arrivare a casa dolorante o giù di morale perché l’allenamento non era andato bene, ma loro mi facevano dimenticare tutto. Oltre alla mia famiglia, ho avuto vicino altre persone che mi hanno sostenuto, a cominciare dai compagni di squadra, ma anche lo staff e la società. È per questo che dico che qui mi sento come a casa, siamo una grande famiglia e credo che sia proprio questo il segreto del Lugano». SC