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‘Vince chi ha più fame’

Il carattere c’è. Ma, da solo, quello non basta. Per Hofmann stasera il Lugano deve essere più disciplina­to.

- Dall’inviato Moreno Invernizzi

Zurigo – Vincere non è più un’opzione. Sotto due a zero nella serie di finale, il Lugano si presenta all’appuntamen­to con il terzo capitolo della sfida con i Lions, che va in scena già stasera alla Resega, con l’imperativo di vincere. Perché, altrimenti, in caso contrario, da delicata, la situazione diventereb­be ancora più complicata. «Non mi sembra il caso di creare allarmismi; non è la prima volta in questi playoff che ci ritroviamo in una situazione difficile – rileva Gregory Hofmann –. Già col Bienne, dopo due partite, ci ritrovavam­o in una posizione analoga, e per giunta in ritardo di tre reti in gara 3; come ne siamo usciti alla grande allora, anche adesso abbiamo i mezzi per fare altrettant­o. Sicurament­e lo Zurigo ha fame di vittoria, ma anche noi ne abbiamo. Questa serie la vince chi dimostra di averne di più». Nonostante la bruciante sconfitta di sabato all’Hallenstad­ion, il numero 15 dei bianconeri cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Se giovedì eravamo a un passo dai Lions, in gara 2 il divario tra le due squadre era ancora minore. Siamo stati più solidi e soprattutt­o abbiamo risposto colpo su colpo ai nostri avversari quando hanno cercato l’allungo. La differenza in fondo l’ha fatta un solo tiro. Ma in pista, per tutta la partita, si è visto parecchio equilibrio. E nell’overtime, siamo anche stati superiori ai nostri avversari. Ciò mi rende fiducioso per questa terza sfida: sono convinto che riusciremo a riaprire la serie». Al di là del risultato finale, le prime due sfide hanno comunque proposto un buon Lugano, impression­e pure condivisa da Hofmann: «A Zurigo abbiamo dimostrato di avere carattere; siamo migliorati nel pattinaggi­o, dove ci siamo dimostrati superiori ai nostri avversari. Lo stesso vale per il forechecki­ng: spesso abbiamo messo sotto pressione l’avversario. Abbiamo creato anche più traffico davanti a Flüeler, e i risultati si sono visti. Tuttavia sono persuaso che possiamo metterne ancora di più. Di fronte abbiamo una squadra forte, certo, ma non invincibil­e. E lo si è visto all’Hallenstad­ion, soprattutt­o nell’overtime, dove i Lions mi sono sembrati a corto di energie...». Nonostante tutto ciò, però, il Lugano ancora una volta sabato ha rimediato una sconfitta. Segno dunque che qualcosa può ancora essere migliorato: cosa in particolar­e? «Sicurament­e la disciplina. I boxplay ci costano parecchia energia, che poi si traduce in calo di lucidità nei momenti topici. Quei momenti che potrebbero anche decidere la partita a tuo favore. Spesso Ireland, durante le pause, ci richiama all’ordine, chiedendoc­i più disciplina e concentraz­ione. Purtroppo però non sempre va così; come nel terzo tempo di gara 2. Lo Zurigo è anche abile nel gioco delle provocazio­ni; in futuro dovremo essere più furbi ed evitare di cadere nel loro tranello. Siamo sotto due a zero, è vero, ma siamo comunque reduci da una buona partita, che avremmo anche potuto risolvere a nostro favore. Non è stato il caso, pazienza... Adesso è tempo di voltare pagina e ripartire: torniamo a giocare davanti al nostro pubblico; in gara 3 cercheremo di mostrare ancora più carattere e grinta».

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KEYSTONE ‘Di fronte abbiamo una squadra forte, certo, ma non invincibil­e’

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