La cura Raineri funziona
Con il nuovo tecnico il Chiasso ha conquistato sei punti in due partite. Battuto un Servette sorpreso dai rossoblù.
«Il calcio non è rivincita, a volte è come quegli amori che vanno e poi ritornano, questo è ritornato e mi fa enormemente piacere avere questa possibilità». Baldo Raineri è “innamorato” del suo Chiasso, quello che per la seconda stagione di fila ha raggiunto a poche partite dalla fine. «Risorgo in concomitanza con la Santa Pasqua – scherza, e si mostra sereno sul suo futuro: – l’anno scorso magari avevo capito male io, ma era diverso, questa volta è tutto chiaro. Devo fare dieci partite, alla fine di esse prenderò le mie cose e me ne andrò, se poi chi gestisce la società vorrà che rimanga…». Intanto, in due partite ha riportato il Chiasso due volte al successo e ha fatto ritrovare la rete a bomber Farrugia, un po’ dimenticato nell’ultimo periodo con Abascal. Sono stati due gol da opportunista puro, quelli del nazionale maltese, che a due passi dalla porta ha insaccato alla prima azione un assist di Said e a inizio ripresa uno di Ceesay. Soprattutto, nel finale avrebbe anche avuto un altro paio di occasioni clamorose, in cui nessuno avrebbe gridato allo scandalo se fosse arrivata la tripletta. Va detto che il Servette ha trovato il pari alla prima occasione davvero pericolosa, un lancio da dietro di De Ceglie che ha pescato Stevanovic, il quale non ha lasciato scampo a Russo. Il portiere poi si è riscattato con un paio di belle parate, in un momento in cui la seconda della classe ha prevalso.
‘Non ho buttato via nulla’
«Cosa è successo? Loro sono comunque una grande squadra, noi lo sapevamo e li abbiamo rispettati, aspettandoli e colpendoli nella ripresa in contropiede – spiega Raineri. – Questa squadra è giovane, a volte tornano i fantasmi che si pensa di aver scacciato e poi riemergono, anche se dico sempre che bisogna gettare via il negativo e pensare positivo». Il Chiasso comunque nella ripresa ha saputo tener testa ai ginevrini, e forse il nervosismo di questi ultimi può essere spiegato dal fatto che non pensavano di trovare una compagine che appare nettamente diversa
rispetto a qualche settimana fa, forse mentalmente più libera. «Non ho gettato via nulla di quello che c’era prima, perché nessuno ha il Vangelo. Ho valutato cosa mantenere e che cosa
aggiungere», prosegue il tecnico. I rossoblù sono riemersi dai mesi di blackout? Troppo presto forse per dirlo, anche se la vittoria sa di liberazione, davanti al proprio pubblico. E rimane la consapevolezza, come dice un soddisfatto Farrugia, «che potevamo essere più in alto in classifica, la nostra posizione attuale non ci rispecchia».