Giorno di guerra tra Israele e Hamas
Tel Aviv – È la tensione più grave dal 2014, quando Israele e Hamas si scontrarono in una guerra aperta a Gaza. Conflitto che ormai non pochi osservatori considerano più di una ipotesi. Ieri, dalla Striscia sono stati lanciati sul sud di Israele razzi e colpi di mortaio con una frequenza quasi ininterrotta. Hamas e la Jihad islamica se ne sono attribuiti la paternità “in risposta all’aggressione israeliana”. Gran parte dei colpi e dei razzi sono stati intercettati dall’Iron Dome, il sistema di difesa antimissili israeliano. Un colpo di mortaio è tuttavia caduto nel cortile di un asilo, vuoto, a Sderot nei pressi della Striscia e i frammenti di un altro, più tardi, in una scuola della stessa città. Non si contano vittime. A sottolineare l’ampiezza del fuoco, l’esercito ha indicato in 50/60 i lanci complessivi dall’altra parte del confine e fino ad Ashkelon, mentre fonti palestinesi hanno sostenuto che i colpi tirati da Gaza non sono stati meno di cento. Lanci che hanno costretto la popolazione israeliana delle zone a rinchiudersi nei rifugi e ai quali l’esercito ha risposto con più di 30 tra incursioni aeree e di artiglieria che hanno colpito almeno sette postazioni di Hamas e della Jihad islamica e distrutto un tunnel che da Rafah, nella parte sud della Striscia, passava per Israele e l’Egitto. Da giorni l’allarme sul confine dello stato ebraico è continuo dopo le minacce della Jihad islamica di ritorsioni per l’uccisione, la settimana scorsa, di tre suoi miliziani. Già lunedì sera, colpi di mitragliatrice da Gaza hanno centrato case ed auto dell’adiacente cittadina israeliana di Sderot. Ieri mattina le sirene sono risuonate presto mettendo in allarme la popolazione israeliana attorno alla Striscia. Subito dopo incursioni dell’aviazione dello stato ebraico hanno colpito, secondo fonti palestinesi, imprecisati obiettivi palestinesi nei rioni di Zaitoun e Sajaya a Gaza City. Da allora, è stato un continuo peggioramento tanto che Israele ha definito la situazione la “peggiore dalla guerra del 2014” e l’intervento dell’esercito nella Striscia il più esteso da allora.