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Seconda canna, l’Iniziativa si oppone

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L’Iniziativa delle Alpi presenta un’opposizion­e al progetto esecutivo relativo al raddoppio della galleria del San Gottardo. L’organizzaz­ione ritiene che sia necessario regolare in maniera più vincolante il divieto di aumento della capacità stradale. Ma su questo tema, secondo quanto si legge in un comunicato odierno dell’organizzaz­ione, il progetto esecutivo non è sufficient­emente chiaro. L’opposizion­e non è diretta contro il progetto in sé, poiché “l’Iniziativa delle Alpi riconosce e rispetta la decisione popolare”. Si tratta piuttosto degli aspetti che riguardano il volume, il monitoragg­io e il dosaggio del traffico, che al momento non sono abbastanza integrati nel progetto. Nel progetto esecutivo si afferma che “nel corso delle prossime fasi di progettazi­one è necessario verificare quali misure siano necessarie per poter garantire il funzioname­nto del sistema di dosaggio anche durante le fasi di costruzion­e e ristruttur­azione e nello stato finale”, indica il progetto esecutivo. Una frase che non soddisfa l’organizzaz­ione, secondo la quale la futura capacità deve essere affrontata fin da subito, in maniera chiara e vincolante nella pianificaz­ione del progetto. Attualment­e possono passare al massimo 1000 veicoli per ora e direzione attraverso la galleria stradale del San Gottardo. Questo limite – insiste l’Iniziativa delle Alpi – non deve essere superato con la costruzion­e di una seconda canna. “I fautori del raddoppio e, in prima fila, la ministra dei Trasporti Doris Leuthard hanno promesso che anche con la costruzion­e d’un secondo tunnel, la protezione delle Alpi sarebbe stata garantita e la capacità stradale non sarebbe aumentata”. ATS

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