Il Soave neoclassico
Non stupisce certo che molti non sappiano che il Civico Ospedale di Codogno con la sua imponente facciata neoclassica e tanto di bella cappella interna – di certo il maggior e più imponente edificio della cittadina nel Basso Lodigiano – sia opera di un architetto ticinese: vale a dire Carlo Felice Soave, architetto neoclassico, nato a Lugano l’8 ottobre 1749, fratello minore del celebre pedagogo Francesco Soave, e morto a Milano, carico di onori, nel 1803, lo stesso anno (un simbolo di passaggio) in cui il Canton Ticino veniva annesso alla Confederazione. Lo stesso dicasi per non pochi altri importanti edifici da lui progettati o ristrutturati nella regione lombarda, sua patria adottiva. Il fatto è che in questo periodo gran parte delle principali committenze nella città di Milano erano appannaggio quasi esclusivo dell’architetto Piermarini e della sua cerchia, ciò che costrinse il nostro architetto a operare principalmente in provincia, pur mantenendo una sua costante presenza anche nella capitale lombarda. Quello che invece è più sorprendente è il venire a sapere che il Soave ad un certo punto, nel 1795, viene nominato nientemeno che architetto della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, titolo e incarico di assoluto prestigio che coincisero con il culmine della sua carriera. La recente pubblicazione (Edizioni NewPress) ad opera di Paola Scapozza, collaboratrice scientifica del Museo d’arte della Svizzera italiana a Lugano, ha il merito di averne ricostruito il percorso e l’opera, nonostante la scarsità e l’imprecisione di notizie tramandate su di lui, nonostante l’assenza di un archivio privato della famiglia Soave in cui reperire diari, taccuini, disegni… Si è trattato quindi di una ricerca laboriosa, portata avanti lavorando in archivi o sul territorio, ma che ha il pregio di aver ricollocato un tassello importante della nostra storia socio-culturale, permettendo adesso di meglio delineare quell’orizzonte alto, fatto da una emigrazione che ha raggiunto livelli di eccellenza, con Simone Cantoni, Luigi Canonica, Giocondo Albertolli… e adesso anche Carlo Felice Soave: per limitarci all’architettura neoclassica in area lombarda. Strutturata come una panoramica sui suoi singoli edifici a Milano, dapprima, e poi in provincia, la pubblicazione restituisce il primo profilo scientifico e monografico di questo nostro architetto “figura minore, ma non del tutto trascurabile dell’architettura neoclassica” in terra di Lombardia.