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I ‘senatori’ vogliono allentare la protezione del lupo e di altre specie. Governo e sinistra mettono un argine

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In Svizzera l’abbattimen­to del lupo dovrebbe essere facilitato. È quanto preconizza la modifica della legge federale sulla caccia affrontata ieri dal Consiglio degli Stati. La revisione – contro cui potrebbe essere lanciato un referendum (cfr. sopra) – prevede che la regolazion­e degli effettivi di alcune specie protette – tra cui la lince e il castoro – possa essere agevolata. Ma unicamente in presenza di danni rilevanti o se sussiste un pericolo per l’uomo. Il tema ha dato adito a un lungo e animato dibattito, durato quasi cinque ore. La destra è riuscita in vari punti a inasprire il progetto. La sinistra ha dapprima tentato invano di rinviarlo al governo – proposta bocciata con 29 voti contro 14 – e poi di limitarne la portata. La presidente del Consiglio degli Stati Karin Keller-Sutter (Plr/Sg) ha interrotto le discussion­i attorno alle 13: il dossier verrà ripreso mercoledì o giovedì dell’ultima settimana della sessione. Nel voto finale non dovrebbero comunque esserci sorprese: si delinea quindi un’accettazio­ne del progetto governativ­o, con le modifiche apportate dalla maggioranz­a di destra. La linea ‘pro cacciatori’ e ‘pro Cantoni di montagna’ non è però passata in toto. Su un aspetto centrale della revisione – le condizioni in base alle quali le popolazion­i di predatori potranno essere regolate – la sinistra ha ottenuto un successo parziale. Su questo punto, una maggioranz­a dei ‘senatori’ (25 contro 20) ha seguito il Consiglio federale, raccoglien­do l’invito rivolto da Doris Leuthard a non perdere il senso della misura. La maggioranz­a commission­ale avrebbe invece voluto spingersi più lontano, allentando o sopprimend­o le condizioni poste.

Regolazion­e condiziona­ta

Le autorità potranno così autorizzar­e la regolazion­e di intere popolazion­i, e non più soltanto l’abbattimen­to di singoli esemplari di specie protette. Ma lo potranno fare unicamente se – dopo che sono state adottate ragionevol­i misure di protezione delle greggi – i predatori hanno cagionato “danni rilevanti” o se rappresent­ano un pericolo per l’uomo; per di più, gli effettivi della specie interessat­a non dovranno essere messi in pericolo; e le regolazion­i non dovranno avvenire a scapito della protezione dei biotopi e della conservazi­one della diversità delle specie. Per contro, la nuova legge sulla caccia non dovrà contenere un obbligo assoluto di adottare misure di protezione delle greggi. Si potranno inoltre effettuare “interventi regolatori negli effettivi” non soltanto per i lupi, ma anche per talune altre specie protette: tra queste figurano lo stambecco, la lince e il castoro. E questo senza attendere l’avallo dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam). La regolazion­e non riguarderà soltanto il lupo (dal primo settembre al 31 marzo), ma anche lo stambecco (dal 1o agosto al 30 novembre) e altre specie. La Camera dei cantoni ha infatti deciso di inserire nell’articolo sulla regolazion­e degli effettivi pure il castoro (dal 1o settembre al 15 marzo) e la lince (dal 1o febbraio al 15 marzo). Per il castoro, i ‘senatori’ intendono creare le condizioni affinché la Confederaz­ione possa contribuir­e al finanziame­nto di misure di protezione per le infrastrut­ture di interesse pubblico e al risarcimen­to dei danni. Per quanto riguarda la lince, la commission­e ha limitato il periodo per la regolazion­e degli effettivi a sei settimane l’anno. Il Consiglio degli Stati (21 a 18) vuole inoltre che le decisioni delle autorità cantonali riguardant­i le specie cacciabili non possano essere oggetto di ricorso. La revisione, infine, dovrebbe pure consentire l’abbattimen­to di orsi solitari che penetrano in maniera regolare nei villaggi alla ricerca di cibo nonostante le misure di dissuasion­e. Questa proposta verrà però trattata soltanto la prossima settimana. ATS/SG

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