Patriziati per il Parco nazionale
Le Amministrazioni patriziali di Bosco Gurin, Comologno, Onsernone, Borgnone, Palagnedra e Rasa, Intragna con Golino e Verdasio, Terre di Pedemonte con Auressio, Tegna, Ascona e Losone si schierano a favore del Progetto di Parco nazionale del Locarnese. I Patriziati, e per essi i loro organi esecutivi – viene sottolineato in una presa di posizione – sono stati tra i promotori del progetto di Parco nazionale sin dall’inizio, nell’anno 2000; come tali essi hanno contribuito fattivamente alla “costruzione” del progetto con impegno e piena conoscenza di causa. Gli Uffici patriziali coinvolti – ai quali è stata rinnovata fiducia dai rispettivi cittadini patrizi con le elezioni del 2017 – sono composti da persone profondamente legate alla loro terra d’origine, che si impegnano per i rispettivi enti pubblici con senso di responsabilità e totale consapevolezza delle condizioni e delle realtà locali specifiche degli enti che amministrano. L’obiettivo fondamentale degli esecutivi patriziali è, oltre alla sana gestione del patrimonio ereditato dal passato, la promozione di tutto ciò che possa rafforzare lo spirito viciniale guardando al futuro, nell’interesse delle comunità degli originari che essi rappresentano e pure di tutti i domiciliati, in una fattiva sinergia con le autorità comunali e regionali. I princìpi iscritti nella Carta del Parco, attualmente in votazione negli 8 Comuni coinvolti, rientrano pienamente in questa linea di condotta politicoamministrativa: proprio per difendere e promuovere, in particolare, le residue attività agro-pastorali ed un equilibrato rapporto tra aree aperte e aree boschive del comprensorio interessato al progetto. Ciò sarà possibile grazie ai mezzi finanziari e alla consulenza che il Parco, se istituito, potrà mettere a disposizione degli enti pubblici ed anche dei privati. Gli Uffici patriziali ribadiscono quindi che il modello proposto è quello, non restrittivo, di un Parco di nuova generazione, assai diverso da quello del Parco nazionale svizzero dell’Engadina, nato nel 1914 e soggetto a una legge specifica che ne fa un territorio caratterizzato dalla protezione integrale della natura. Oltre a voler difendere e valorizzare, evidentemente, il prezioso patrimonio naturalistico delle nostre regioni, dal lago Maggiore alle alte valli, il Parco del Locarnese ha come obiettivo fondamentale la difesa e la promozione dei valori culturali, paesaggistici, architettonici, economici e sociali delle popolazioni residenti.