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Lavena Ponte Tresa, stop al P&R

La Regione Lombardia si mette di traverso al progetto del Comune italiano, sostenuto in Ticino Nel piano finanziari­o della legislatur­a era prevista la creazione di oltre cento posteggi, a poca distanza dal valico. L’amarezza del sindaco: ‘Un colpo all’eco

- Di Dino Stevanovic

Oltre un centinaio di parcheggi ‘salvatraff­ico’ in meno. Brutte notizie sul fronte della mobilità malcantone­se: la Regione Lombardia ha giudicato «non ammissibil­e» il progetto del Park&Ride previsto dal Comune di Lavena Ponte Tresa e sostenuto anche dal Ticino. «Si tratta di alcuni problemi dal punto di vista formale – spiega il sindaco Massimo Mastromari­no –, la notizia è di pochi giorni fa. Abbiamo scritto alla Regione motivando l’importanza dei posti auto, però per il momento è tutto fermo». A bloccare, in una fase ancora amministra­tiva, il progetto, dei documenti mancanti. «Quel che manca, dal nostro punto di vista, è perché non riguarda la tipologia della domanda – valuta Mastromari­no –, secondo chi la sta esaminando avrebbe invece dovuto esserci». Una banalità facilmente risolvibil­e quindi? «Siamo in attesa di una risposta alle nostre motivazion­i, ma il fatto che si siano espressi già una volta dichiarand­o che è inammissib­ile non ci fa ben sperare. Non è ancora detta l’ultima parola però». Il Park&Ride avrebbe dovuto sorgere nei pressi del supermerca­to Tigros, sulla strada che conduce a Marchirolo: in pieno centro, a poche decine di metri dal valico con la Svizzera. Trovandosi ancora in una fase formale, la progettazi­one dettagliat­a non è ancora avvenuta. Tuttavia, alcuni macrodati sono noti. Il P&R avrebbe dovuto ospitare sui 135/140 posteggi e il costo sarebbe stato di oltre un milione e mezzo di euro. Un investimen­to finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale Interreg. «Abbiamo presentato domanda di finanziame­nto assieme al Comune di Ponte Tresa Svizzera» conferma Mastromari­no. «Evidenteme­nte, se non otterremo il finanziame­nto (a fondo perduto, ndr), dovremo ridimensio­narlo considerev­olmente».

Zali: ‘Ne discuterem­o con la nuova

giunta lombarda’

Quest’ultimo è ancora un articolo di fantapolit­ica, in quanto il sindaco spiega di non averne ancora discusso con la giunta comunale. Di certo, sarebbe un progetto a carico unicamente del Comune e di riflesso i posti auto sarebbero nettamente inferiori, nello stesso luogo. Lavena Ponte Tresa ha già un P&R «che sta funzionand­o molto bene, con un livello di capienza che supera il 90% e alcuni giorni è anche pieno». Circa quattrocen­to posti in piazza Mercato, che da qualche anno svolgono egregiamen­te la loro funzione, ma che non bastano. «Il programma di governo della nostra amministra-

zione per i prossimi anni prevede di aumentare l’offerta di parcheggi per l’economia transfront­aliera». E l’opposizion­e di Milano potrebbe avere delle ripercussi­oni anche su Ponte Tresa Svizzera. Il progetto comprende infatti anche una passerella pedonale sul fiume Tresa, che rischia seriamente ora di arenarsi allo

stesso modo del P&R, facendo parte del medesimo ‘pacchetto’. «L’importanza dei P&R sul suolo italiano è manifesta – constata il titolare del Dipartimen­to del territorio Claudio Zali, raggiunto per un commento sulla notizia –, confido di poter discutere il tema con la nuova giunta della Regione Lombardia. Qualunque ubicazione in Italia, purché sia sensata, è la benvenuta». All’indomani del sostegno della Commission­e della gestione al Tram-Treno, la mobilità del Luganese torna quindi a far parlare di sé, dimostrand­o quanto intricata sia la ricerca di una soluzione all’attuale complessa situazione.

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TI-PRESS In forse, a questo punto, anche la passerella pedonale sul fiume Tresa

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