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Bellinzona, finale da incubo

In vantaggio 3-1 al 63’, i granata perdono Tarchini (espulso) e crollano. La promozione si gioca al Comunale.

- dall’inviato Sebastiano Storelli

Zurigo – Al 48’, dopo che Stojanov aveva insaccato il gol dell’13, il secondo personale, sembrava che il Bellinzona avesse messo il sigillo sulla promozione in Promotion League. E, invece, il salto di categoria i granata se lo dovranno conquistar­e sabato al Comunale, partendo certo da tre reti in trasferta che non sono mai da buttare nel cestino, ma con quattro sberle sul muso che fanno male, molto male. E contro un Red Star che, dopo aver eliminato nel turno precedente lo Young Boys II, sogna legittimam­ente un altro colpaccio storico. Quello del Bellinzona – e l’andamento del risultato lo dimostra con chiarezza – è stato un clamoroso harakiri sul campetto dell’Allmend di Brunau. Un pizzico di leggerezza sul doppio vantaggio, forse la convinzion­e inconscia di aver messo al sicuro capra e cavoli, sono costate una rimonta che entrerà negli annali di storia delle Stelle Rosse. A girare la partita è stato un episodio ben preciso poco dopo l’ora di gioco: la serpentina al termine della quale Janett (un folletto che ha costanteme­nte messo in difficoltà la difesa granata), dopo aver superato anche Pelloni, ha concluso in diagonale con il pallone toccato con il braccio, secondo il direttore di gara, da Tarchini sulla linea di porta. Inevitabil­e l’espulsione del difensore e il rigore a favore degli zurighesi, trasformat­o da Ardito. Un gol che ha messo le ali ai piedi dei padroni di casa, forti dell’uomo in più e che al 72’ hanno trovato il punto dell’insperato pareggio con una conclusion­e di Gashi da fuori area. E al 93’, quando sembrava che il pareggio fosse scritto, su azione di contropied­e susseguent­e a un corner battuto dai granata, D’Angelo ha trovato il modo di insaccare il pallone di un clamoroso 4-3. Certo, la compagine di Tirapelle quando è rimasta con l’uomo in meno ha perso sicurezza e ha arretrato in modo eccessivo il baricentro, ma nel complesso le due reti incassate dopo il rigore di Ardito potevano essere tranquilla­mente evitate.

Sabato al Comunale il Bellinzona partirà ancora con i favori del pronostico, ma questo Red Star è stato e sarà un avversario meno arrendevol­e di quanto si potesse ipotizzare alla vigilia della doppia sfida. Dove non arrivano con la tecnica, le Stelle Rosse compensano con l’agonismo. Fisicament­e ben dotata, la compagine zurighese ha messo in difficoltà i granata proprio con quella che i sudamerica­ni definiscon­o la “garra”. Al punto che la partita ha rischiato in più occasioni di sfuggire di mano all’arbitro Roth. Molti i contrasti duri e numerose le discussion­i in campo,

ovviamente in occasione dell’espulsione di Tarchini (il giocatore ha cercato di spiegare all’arbitro di aver colpito il pallone con la spalla), ma pure sull’1-2 di Stojanov per un presunto colpo di gomito di Magnetti ai danni di Hartmann in avvio di azione. Il Bellinzona è più forte di questo Red Star, ma al Comunale dovrà prepararsi a novanta minuti di fuoco e dovrà essere mentalment­e pronto a una battaglia da giocarsi sì sulla tecnica, ma ancor prima sull’agonismo. Alla Promotion League mancano 90’, non è questo il momento di lasciare che le gambe tremino.

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TI-PRESS/GOLAY Per Magnetti e compagni la porta resta sempre aperta, ma sabato dovranno comunque vincere

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