Udc e Area liberale, ufficiale l’unione
L’intesa liberal-conservatrice ha avuto il via libera ieri sera dal comitato democentrista
L’Udc e Area liberale, dopo anni di «collaborazione e lavoro proficuo svolto fianco a fianco in Gran Consiglio», hanno deciso di unirsi «per una politica liberal-conservatrice». L’ufficialità è giunta ieri sera dal comitato cantonale democentrista tenutosi a Rivera, ed è Piero Marchesi, presidente dell’Udc, a spiegare che a questa decisione si è arrivati «perché durante la legislatura in corso abbiamo condiviso numerose battaglie. Penso al chiaro sostegno che Area liberale ha dato a ‘Prima i nostri!’, ma anche all’iniziativa popolare per l’introduzione del referendum finanziario obbligatorio, a quello contro la sperimentazione de ‘La scuola che verrà’ e al recente pacchetto di sgravi fiscali che abbiamo proposto recentemente». L’obiettivo, spiega Marchesi, «è aumentare il nostro consenso elettorale. Alle federali riusciamo a raddoppiare le schede che facciamo alle cantonali, e nel tempo vogliamo colmare questo disavanzo. Grazie all’intesa con Area liberale presenteremo una lista unica alle elezioni del prossimo aprile». La strategia dell’Udc illustrata ieri sera guarda anche più in là. «Vogliamo essere più presenti sul territorio, incentivando la creazione di sedi comunali, lavorando sui temi e cercando di coinvolgere competenze e persone che possano portare valore aggiunto». A cominciare da Area liberale quindi, il cui presidente Sergio Morisoli ha confermato alla ‘Regione’ che «passiamo da un’alleanza a un’unione liberal-conservatrice. Noi come associazione andiamo avanti per conto nostro. Semplicemente, non faremo più una politica partitica da soli, perché la faremo nell’Udc». E appunto perché non di cartello elettorale si tratta ma di «unione», Morisoli conferma che «continueremo a produrre idee. A noi piace vederla come se fossimo una sorta di fabbrica che fornisce all’Udc argomenti e soluzioni». Continuerà a fare attività politica in modo autonomo quindi, ma fungendo da supporto all’azione politica democentrista. «Irrobustiremo i temi dell’Udc in settori dove loro, al momento, in Ticino sono meno presenti. Vogliamo portare quella parte di liberalismo che va dal meno Stato agli sgravi fiscali, all’educazione. L’Udc può crescere, ma deve allargare il proprio orizzonte. Noi proveremo a farlo» conclude Morisoli.