‘La paura dei divieti ha avuto la meglio’
Affossamento del Parco nazionale, il rammarico della presidente Tiziana Zaninelli
“Le ragioni del no, la paura dei divieti hanno avuto la meglio. Accettiamolo perché si tratta di un processo democratico e la democrazia prevede anche risposte negative. Il futuro della nostra regione rimane comunque un impegno per tutti”. Pur con tutta l’amarezza del caso, la presidente del Consiglio del Parco, Tiziana Zaninelli, prendendo atto della netta bocciatura del progetto, sottolinea che i promotori hanno agito “con il cuore e con la ragione; con il cuore per amore nei confronti di valli periferiche che vedevano in difficoltà a causa di un progressivo spopolamento, con la ragione perché avevano analizzato le ricadute positive, turistiche, economiche e sociali che i parchi hanno avuto in Grigioni e in nazioni confinanti con la Svizzera”. “In questi 10 anni – aggiunge – il cammino percorso dal progetto di Parco del Locarnese è stato simile a un’escursione lungo uno dei molti sentieri sulle nostre montagne: tratti pianeggianti e facili si alternano a irte e faticose salite, mulattiere lasciano il posto a vie ferrate, dolci declivi si scontrano con pendii scoscesi. Il gruppo dei Comuni promotori ha continuato il proprio cammino con tenacia e costanza, convinto dell’importanza e della fattibilità del progetto. I nostri sono stati osservati da vicino, si sono posti interrogativi, hanno collaborato nel concretizzare idee, offerto consulenza a chi la richiedeva, hanno ricevute critiche, hanno dato risposte, hanno lavorato con impegno. Questo progetto ha suscitato una spontanea aggregazione di abitanti e di professionisti positivi e propositivi che raramente abbiamo avuto occasione di vedere. Di questo amore per la regione e per i luoghi in cui vivono li voglio ringraziare sinceramente e sentitamente”. Pertanto, Zaninelli ringrazia la direzione di progetto – Samantha Bourgoin, Pippo Gianoni, Gabriele Bianchi, collaboratrici e collaboratori, di cui evidenzia “la loro passione, la loro totale dedizione in tanti sabati e domeniche di presenza a tutte le manifestazioni promosse dal progetto di Parco nazionale”. Una grande capacità di ascolto e di messa a disposizione di aiuto per concretizzare idee e proposte. “Gli oltre 150 progetti pilota realizzati – rileva infine – sono gli esempi di quanto avrebbe potuto accadere con un Parco nazionale nel Locarnese”. Se ne parlerà domani durante l’assemblea dell’Ente regionale di sviluppo.