La Gazzetta dello Sport - Romana

SINNER E LA LEZIONE DI WIMBLEDON «STO CRESCENDO: NON MI PONGO LIMITI»

Jannik alza l’asticella: «Ho ripensato alla sconfitta con Djokovic: non sono crollato io, ma lui è entrato in un’altra dimensione. Lavoro per arrivare in fondo a New York»

- Di Federica Cocchi

al verde al rosso, speranza e passione. Da Wimbledon con quell’occasione grande così contro Djokovic, alla terra di Umago, tappa di passaggio prima della lunga trasferta americana. Jannik Sinner sta trovando sempre più la sua dimensione.

▶Jannik, ripensa mai ai quarti di Wimbledon con Nole? C’era quasi...

«Infatti, quasi. La differenza è tutta in questa parola. Ci penso, certo e dopo qualche giorno di malumore ho cercato di vedere il lato positivo, ovvero che Nole ha dovuto alzare il livello al massimo, sennò sarebbe finita diversamen­te. Alla fine sembra quasi che io sia crollato e, invece no: è lui che mi ha portato in un’altra dimensione».

▶E

D1.

▶▶i⏻ultati a parte, sembra che in campo si diverta di più.

«A me è sempre piaciuto giocare, ho scelto il tennis per questo, perché è la mia passione. A volte c’è stanchezza, a volte qualche delusione, ma noi atleti di alto livello siamo persone fortunate. Non dobbiamo mai smettere di guardare il mondo che ci circonda e capire che siamo privilegia­ti».

▶ Nella scelta del nuovo team sembra comunque cresciuto, come se avesse preso la sua vita in mano.

«Questo team è importante per me. Passo più ore con Simone Vagnozzi che con chiunque altro. Poi sono arrivati i preparator­i Ferrara e Bianchi e, infine, c’è stato l’ingresso di Darren Cahill. L’obiettivo era creare un gruppo che lavorasse in armonia: se c’è un problema, si risolve insieme. Poi, può esserci la giornata bella o quella frustrante come contro Nole, ma vanno tutte affrontate nella maniera giusta per andare la volta dopo in campo con la giusta serenità e dare il 100%».

▶Ma che tipo è Cahill?

«È la persona più buona che conosca. Disponibil­e, gentile, fa gruppo. Un giorno a Wimbledon si è messo lì a fare il barbecue con noi con grande umiltà. Anzi, per fortuna che c’era lui...Ci ha salvato la cena. È quello che ha più esperienza nel circuito, sa trovare la parola giusta al momento opportuno. Un giocatore lo avverte, fa il pieno di tranquilli­tà».

▶Vi⏻to Musetti contro Alcaraz ad Amburgo?

«Certo, una bellissima finale e una bellissima vittoria. Tutti noi italiani stiamo cercando la strada per andare il più possibile avanti, ognuno con le proprie armi. Vogliamo che la gente continui ad appassiona­rsi al tennis con noi».

▶ Dopo Umago, il cemento americano. C’è ancora tanto tennis in questa seconda parte del 2022.

«Finora la stagione è stata buona, ma poteva essere molto migliore senza i problemi fisici che mi hanno frenato quando stavo giocando bene. Ora arriva l’America

ALTEZZA

PESO Cresciuto a Sesto Pusteria, ha iniziato a giocare a tennis a 7 anni, alternando­lo allo sci, dove è arrivato alle porte della nazionale giovanile. Ha vinto le Next Gen Atp Finals 2019 a Milano. Nel 2020 ha raggiunto i quarti al Roland Garros, più giovane debuttante ad arrivare così lontano dai tempi di Nadal. Ha vinto 5 tornei: nel 2020 Sofia; nel 2021 Melbourne 1, Washington, Sofia, Anversa. Da febbraio è allenato da Simone Vagnozzi. Insieme a Berrettini, è l’unico giocatore italiano ad aver conquistat­o almeno gli ottavi in tutti gli Slam: quest’anno ha raggiunto i quarti in Australia (battuto da Tsitsipas), ottavi a Parigi (ko da Rublev per infortunio) e quarti a Wimbledon (ko da Djokovic)

 ?? ?? 1 2 3
Passioni e prima vittoria Jannik Sinner tennista bambino: ha imbracciat­o la prima racchetta a 7 anni 2. Jannik Sinner sugli sci, l’altra grande passione, coltivata fino ai 13 anni: è arrivato alle soglie della nazionale giovanile 3. Con il trofeo delle Next Gen Finals di Milano, vinte nel 2019 contro De Minaur
1 2 3 Passioni e prima vittoria Jannik Sinner tennista bambino: ha imbracciat­o la prima racchetta a 7 anni 2. Jannik Sinner sugli sci, l’altra grande passione, coltivata fino ai 13 anni: è arrivato alle soglie della nazionale giovanile 3. Con il trofeo delle Next Gen Finals di Milano, vinte nel 2019 contro De Minaur

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy