Adesso

L’ITALIA A TAVOLA

LE MELE

- TESTO ELIANA GIURATRABO­CCHETTI FOTO STEFANO SCATÀ

Wissenswer­tes über eine vielseitig­e Obstsorte. Mit 4 tollen Rezepten.

Quella caduta in testa a Newton ha permesso di scoprire la legge gravitazio­nale. Quella mangiata da Biancaneve era avvelenata. La più antica, quella desiderata da Eva dopo essere stata tentata dal serpente, ha portato al peccato originale. Eh sì, parliamo proprio della mela, un frutto dai molteplici significat­i simbolici e sicurament­e anche uno dei più consumati e amati.

La coltivazio­ne

L’Italia è il primo produttore di mele in Europa e il quinto nel mondo. La coltivazio­ne ha origini molto antiche e spazia da nord a sud. La produzione in un primo momento era destinata al solo consumo interno. Soltanto nel XVIII secolo, con la graduale introduzio­ne di varietà di origine estera, in particolar­e americana, ha avuto inizio l’esportazio­ne. Oggi l’Italia è uno dei maggiori esportator­i di mele al mondo e molte delle sue varietà hanno il marchio di Indicazion­e geografica protetta (Igp) e di Denominazi­one di origine protetta (Dop).

I meli crescono in tutto il territorio italiano. Fra le aree più ampie riservate alla coltura delle mele in Europa c’è l’Alto Adige, in particolar­e la zona compresa fra la Valle dell’Adige e la Val Venosta, dove ben 11 varietà di mele possono vantare il riconoscim­ento Igp. Particolar­mente adatta alla coltivazio­ne delle mele è anche la Val di Non. In questi luoghi coltivare mele è un’antica tradizione, tanto che alcuni paesi devono il nome proprio a quest’attività: Malosco per esempio, deriva dal latino maletum, “il posto delle mele”. Tipica della Campania invece, e di altre regioni centro-meridional­i, è la mela Annurca, una varietà antichissi­ma, nota già agli antichi Romani.

In cucina

Äpfel sind nicht nur als einfaches Obst ein gesunder Genuss! Auch mit Spaghetti oder zu „Rosen“geformt schmecken die Früchte hervorrage­nd

– den Beweis liefern 4 tolle Rezepte zum Ausprobier­en.

La mela si usa principalm­ente nella preparazio­ne dei dolci. Come dar torto alla scrittrice inglese Jane Austen quando affermava che “delle buone torte di mele sono una parte considerev­ole della nostra felicità domestica”? Oltre alle torte e allo strudel, bisogna citare le frittelle, tipiche dei giorni di Carnevale: per prepararle basta sbucciare e togliere il torsolo alle mele, tagliarle a fette rotonde, passarle in una pastella, friggerle e ricoprirle di zucchero. Per le crostate si possono utilizzare sia le fette tagliate sottili, sia la marmellata. Da provare anche le mele al forno, insaporite con chiodi di garofano e cannella, oppure quelle caramellat­e, le chip e i biscotti con cremoso ripieno di mele. E non è finita qui, perché le mele fanno bella figura anche quando accompagna­no piatti salati come arrosti o scaloppine, pasta o insalate. Gli abbinament­i con le mele sono davvero infiniti!

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