POSTA PRIORITARIA
Leserbriefe.
Durante la mia vacanza ad Arezzo, in Toscana, non immaginavo di incontrare, a 10 chilometri dal centro, un piccolo paese di periferia molto speciale. In questo paesino di circa 3.000 abitanti, che si chiama Indicatore, si trova la chiesa dello Spirito Santo. Nel web abbiamo trovato innumerevoli informazioni che parlavano della chiesa: progettata dall’architetto Fornasari nel 1967 con materiali poveri, ha rischiato la demolizione ed è stata poi salvata a livello architettonico dal parroco, don Santi Chioccioli, e abbellita dall’artista Andreina Giorgia Carpenito, che l’ha trasformata in un monumento oggi visitato da tanti turisti. Andreina ha iniziato nel 1997 con la prima opera, una pala lignea posta nell’abside dedicata alla Discesa dello Spirito Santo; nel 2002 ha realizzato i dipinti e una vetrata nella cappella dedicata all’Incontro con Gesù; nel 2004 si è dedicata agli 80 metri quadri di vetrate raffiguranti la Trinità e a quelle basse perimetrali dedicate alla Creazione del mondo, seguite dalla facciata in terracotta policroma; infine, dal 2009 al 2010 Andreina ha realizzato da sola, con materiali di risulta donati dalle aziende del territorio, la Visione di Ezechiele, un grande mosaico di 240 metri quadri. Nel 2013 ha avuto l’idea di realizzare il mosaico più grande del mondo, un’opera d’arte che abbattesse le diversità politiche, etniche e religiose. Il progetto ha richiamato l’attenzione di tanti artisti, ragazzi dell’Erasmus e del Leonardo, scolaresche, disabili, che sono arrivati a Indicatore da tutto il mondo per rendere realtà il suo grande sogno. Nel mese di maggio, inoltre, sono arrivate in suo aiuto mosaiciste brasiliane e tedesche.
Siamo arrivati lì senza preavviso e Andreina si è resa disponibile a farci da guida, spiegandoci le opere e le difficoltà economiche legate a questo progetto, non sostenuto da nessuna amministrazione pubblica, ma solo dall’amore di coloro che vengono ad aiutarla a realizzare il mosaico, che allo stato attuale è di oltre 800 metri quadri. Questa visita ci ha emozionato e arricchito molto. Quindi consiglio a tutti di andare a visitare questo posto!
Per informazioni sul progetto si possono consultare le pagine Facebook “Mosaico di Andreina” e “Centro Polivalente delle Arti”.