Arrigo racconta a Mauro del suo gatto
Arrigo: Incredibile. Non ci crederai, ma il mio gatto capisce tutto quello che diciamo.
Mauro: Ma dai, non ci credo. Anch’io ho avuto un gatto, anni fa. Capiva solo quando c’era da mangiare. Arrigo: Invece Cattivo capisce proprio. Mauro: Ah, è un gatto cattivo?
Arrigo: No, è il suo nome. Mia moglie Clara ha voluto chiamarlo Cattivo perché c’è dentro la parola cat. Mauro: Ah, che spiritosa. Ma mi dicevi che capisce tutto…
Arrigo: Proprio così. Io e Clara ieri stavamo discutendo su dove andare in vacanza, lei si è messa a piangere e lui è andato a farle le fusa in braccio. Mauro: Che animale sensibile!
Arrigo: Proprio così. E poi, quando le ho detto che quest’anno o andiamo in Thailandia a fare snorkeling o la lascio, Cattivo mi ha soffiato contro.
Mauro: Accidenti.
Arrigo: Intelligente, vero?
Mauro: No, mi riferivo a te. Davvero vuoi lasciare Clara per una vacanza? Allora il cattivo sei tu.
Arrigo: Ma no, solo che lo scorso anno siamo andati in Grecia perché lei lo voleva, e l’anno prima siamo andati in Florida, sempre perché lo voleva lei.
Mauro: Capisco.
Arrigo: Anche la macchina è rossa perché è il suo colore preferito. Non può vincere sempre lei.
Mauro: Hai ragione. Ma lei ha il gatto dalla sua parte.