IL REGALO DI NATALE
Mio padre ha 80 anni e vive in campagna. Per tutta la vita ha fatto l’insegnante e poi, quando è andato in pensione, ha detto che era stanco della città e ha comprato una casetta con un pezzo di terra. Si è messo a fare il contadino, dice. Coltiva pomodori, cavoli, insalata. E ha anche le galline, un maiale e tre gatti.
Per molti anni ho continuato ad andare da lui, in estate e a Natale. Poi qualche anno fa, per lavoro, mi sono trasferita all’estero. Per arrivare fino alla casa di mio padre adesso ci sono otto ore di macchina. Bisogna attraversare due frontiere. Ma lo facevo volentieri, il viaggio vale la pena, gli voglio bene.
Solo che poi mi sono nati due figli. E tutti e due, per uno scherzo del destino, sono allergici ai gatti. Mio padre ama i suoi gatti, dice che gli tengono compagnia e senza di loro si sente solo. Ma ogni volta che andavamo a trovarlo i miei figli iniziavano a starnutire, avevano reazioni cutanee. Così non ci sono andata più. Abbiamo anche litigato, io e mio padre.
Pochi giorni fa mi ha telefonato. Mi ha detto che due settimane fa ha mandato i gatti da un vicino e che ha pulito tutto, ogni giorno per molti giorni di seguito. È il mio regalo di Natale, ha detto. Adesso portami i miei due nipotini. Sarà il tuo regalo di Natale.
Il giorno dopo abbiamo preso la macchina e otto ore dopo siamo arrivati da lui, io e i miei due figli. I ragazzi non hanno avuto reazioni allergiche. È stato un Natale bellissimo.