Adesso

TRA LE RIGHE

Saverio Costanzo, JUNGREGISS­EUR „mit familiärer Vorbelastu­ng“, verfilmte Elena Ferrantes Bestseller „Meine geniale Freundin“. Die TV-Serie wurde ein RIESENERFO­LG und eroberte im Sturm die HERZEN DES PUBLIKUMS.

-

Saverio Costanzo, von Stefano Vastano.

Ivolti di Lila e Lenù sono ormai anche sulla copertina del libro. Dopo la prima al Festival di Venezia e soli tre giorni al cinema, L’amica geniale – la nuova serie tratta dal bestseller di Elena Ferrante – è arrivata il 27 novembre 2018 in TV. Quella sera la prima delle otto puntate trasmesse da Rai Uno, per la regia di Saverio Costanzo, ha inchiodato al piccolo schermo ben sette milioni di spettatori. Tutti stregati dall’amicizia (e competizio­ne) che lega le due bambine: la prima, Lila, “genialissi­ma” figlia di uno scarparo, come a Napoli si chiama il ciabattino; l’altra, Lenù, figlia di un usciere, la biondina che vorrebbe essere la prima della classe ma nulla può contro l’amica-nemica, così geniale e dal carattere vulcanico.

Con la storia di due bambine nei quartieri tristi e violenti di una Napoli anni Cinquanta, Elena Ferrante – nome d’arte di un autore o di un’autrice che non è ancora stato possibile identifica­re – ha conquistat­o un milione di lettori in Italia e oltre due milioni solo negli Stati Uniti, dove la rivista Time cita il suo nome fra gli autori più influenti del pianeta. Non è un caso che a produrre la nuova serie TV, insieme alla Rai, ci sia l’americana Hbo, che ha già sfornato Game of Thrones. Saverio Costanzo, 43 anni, romano e figlio di Maurizio, il conduttore più noto della television­e italiana, ha già realizzato bei film come La solitudine dei numeri primi (2010), tratto dal romanzo di Paolo Giordano, e serie come In Treatment (2013-2017). Ai provini si erano presentati 9.000 bambini: alla fine,

lui ha scelto Ludovica Nasti, perfetta nei panni di Lila con i suoi occhioni e i capelli corvini, ed Elisa Del Genio, a sua volta stupenda nel ruolo di Lenù. Elena Ferrante ha partecipat­o alla sceneggiat­ura, ma sempre e solo via mail, e per la serie ha chiesto che a recitare fossero bambine esordienti. “Ho condiviso il cuore del racconto”, ha spiegato orgoglioso il regista, che ha seguito la trama quasi pagina per pagina, affidando la narrazione alla voce fuori campo dell’attrice Alba Rohrwacher, sua compagna nella vita. Ne è uscito un film che ci fa immergere nella Napoli del dopoguerra, visto che Costanzo ha ricostruit­o un intero rione napoletano in una ex fabbrica presso Caserta. Rivediamo i primi giorni di scuola di Lila e Lenù, la maestra e l’orco-mafioso del quartiere, i conflitti nel cortile, le durissime esistenze di bambini e adulti. Un epos che ha coinvolto 5.000 comparse, 150 attori e alla fine ha soddisfatt­o l’autrice, la critica italiana, che già a Venezia aveva tributato alla pellicola 10 minuti di applausi, e il pubblico. Il segreto di tanto successo del romanzo e della serie? “La coerenza della storia – risponde Costanzo – basata sull’amicizia di queste bambine”. Due ragazzine napoletane molto sveglie che, grazie all’intuito di una brava maestra, sfidano la miseria delle famiglie, del rione, di una città e del mondo intero. E finiscono per trionfare al cinema, in TV e, come nella nuova edizione del romanzo, anche sulla copertina di un grande libro.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Austria