L’ITALIANO PER ESPRESSO
Il test del bilinguismo.
Ho superato il livello C1 dell’esame CELI dell’Università per Stranieri di Perugia e sono molto soddisfatto! Le chiedo: esiste un esame di bilinguismo, cioè un esame che testi le mie conoscenze
delle mie due lingue preferite: il tedesco e l’italiano?
H. Schmidt, via e-mail
Dal tedesco all’italiano
Aprilwetter
Der Frühling kommt. Im April sind die Tage schon ein bisschen länger und auch die Sonne scheint wieder etwas stärker. Die Blumen und die Bäume beginnen zu blühen. Wir haben Lust, einen Frühlingsspaziergang in der Natur zu machen oder im Garten zu sitzen.
Viele Menschen beginnen mit dem Frühjahrsputz. Sie waschen die Vorhänge, putzen die Fenster und machen die ganze Wohnung sauber. Die warmen Winterjacken und Schneeschuhe kommen bis zum nächsten November in den Schrank. Leider scheint die Sonne aber nicht immer. An manchen Tagen gibt es Regen und Sturm und es ist wieder kalt. Manchmal schneit es sogar noch im April. Wir sagen dann, das ist ein richtiges Aprilwetter! Und wenn das Wetter an einem Tag schön ist und gleich danach regnet es, oder es scheint für eine Stunde die Sonne und danach regnet es, dann sagen wir: „April, April, der weiß nicht, was er will!“
Dall’italiano al tedesco
Il diario
Quando ci sentiamo soli e non sappiamo a chi raccontare i nostri segreti abbiamo sempre un amico che ci ascolta: il diario. Qui possiamo descrivere la nostra giornata, raccontare cosa è successo a noi, ai nostri amici e condividere le nostre gioie e i nostri dolori. Molti ragazzi lo scrivono di sera, prima di andare a dormire. È il momento più calmo della giornata: la scuola è finita, i compiti sono fatti e si è da soli nella propria camera. Allora si va a letto, si accende la luce e si apre il diario alla nuova pagina. Spesso l’inizio è un semplice Caro diario, oppure un ciao, e poi si comincia a scrivere. Il diario è l’amico che conosce chi lo scrive come nessun altro. E non bisogna aver paura: tutto quello che si scrive rimane segreto, al sicuro tra le pagine del diario.
Dall’italiano al tedesco
Servizi sanitari pubblici e privati
1. Le cure mediche in Italia sono fornite obbligatoriamente dal servizio sanitario nazionale. Il cittadino può anche rivolgersi, alle stesse condizioni, a strutture private che siano state riconosciute adeguate dalla regione in cui operano. Con queste strutture la regione stipula un accordo, detto convenzione. Il cittadino ottiene nei centri convenzionati le prestazioni richieste alle stesse condizioni, gratuitamente o pagando la stessa cifra che è prevista per il servizio pubblico. Tra i servizi convenzionati, oltre a centri di diagnosi e cura, ci sono anche ospedali o cliniche specialistiche. La possibilità di scegliere tra servizi diversi è necessaria per consentire al cittadino di operare una scelta di fiducia, di scegliersi la sede di cura più comoda o che ritiene offra l’assistenza migliore. Le strutture private convenzionate tuttavia non possono sostituire i servizi pubblici, non avendo l’obbligo di accogliere il paziente. Non esiste infatti in nessuna clinica privata il pronto soccorso.
2. I servizi sanitari italiani, pur essendo presenti su tutto il territorio nazionale e avendo in comune un livello condiviso di assistenza dovuta, sono di competenza delle regioni, che ne curano la gestione. Pertanto, ad eccezione dei cosiddetti livelli essenziali di assistenza, vale a dire i servizi che non possono mancare, uguali per tutto il territorio italiano, i centri sanitari presentano diversità anche significative tra regione e regione. Questo vale soprattutto per i costi e per gli interventi di prevenzione.
3. Le regioni si differenziano ad esempio nei servizi di prevenzione per le malattie infantili, e nei servizi di diagnosi precoce, assicurati a tutti i cittadini, per particolari patologie gravi. Anche i servizi dedicati alla cura dei denti e in generale all’odontoiatria presentano grandi diversità: non sono, infatti, obbligatoriamente previsti come servizi ambulatoriali per tutti, né nei distretti né negli ospedali pubblici. Nonostante queste differenze tra regioni, tuttavia, il sistema sanitario italiano è considerato uno dei migliori servizi al mondo.
Dal tedesco all’italiano
Frei wie ein Vogel
1. Wie ein Vogel kann man mit dem Paragleiter über die Landschaft fliegen. Die Luft ist eigentlich nicht unser Element, normalerweise müssen wir mit beiden Beinen auf dem Boden bleiben. Gerade deshalb ist es ein alter Menschheitstraum, fliegen zu können. Schon Ikarus, eine Gestalt der griechischen Sagenwelt, hat versucht, den Himmel zu erobern und musste seinen Übermut mit dem Leben bezahlen.
2. Frei schwebend in der Luft wird der Mensch von einem unglaublichen Glücksgefühl erfasst. Er hat Abstand von den Alltagssorgen gewonnen und gleitet so scheinbar schwerelos durch die Stille vom Berg hinunter ins Tal. Es ist ein langsames Gleiten, bei idealen Wetterbedingungen und ohne sportlichen Ehrgeiz liegt die Geschwindigkeit zwischen 30 und 40 km/h. Wer dieses Gefühl einmal erlebt hat, sucht es immer wieder. Gleitschirmfliegen ist wie eine Droge, es macht süchtig, sagen diejenigen, die es wissen müssen. Tatsächlich ist die Faszination dieses Erlebnisses so stark, dass sich die Zahl der Paragleitschulen und Fluganbieter innerhalb weniger Jahre vervielfacht hat. Seit den Anfängen vor etwa dreißig Jahren kann man in den Alpen, besonders an den Wochenenden, immer zahlreicher die bunten Punkte der Paragleiter in der Luft beobachten. Gestartet wird von Berghängen oder Hügeln aus, am Meer auch an Steilküsten. Wer nicht einen Kurs gemacht hat, der zum eigenständigen Gleitfliegen ausbildet, kann sich von einem persönlichen Piloten im Tandemflug steuern lassen. So ein einziger Tandemflug kostet ab etwa 100,- Euro.
3. Wie sonst vielleicht nur in den Sportarten, die ein anderes, den Menschen ebenfalls nicht natürliches Element benutzen, das offene Wasser nämlich, ist der Mensch beim Fliegen den Naturgewalten unterworfen. Er muss lernen, den Gleitschirm zu steuern und dafür muss er die Gesetze der Thermik und der Dynamik kennen. Leichtsinnige Entscheidungen oder falsche Reaktionen bei plötzlich hereinbrechendem Unwetter führen jedes Jahr zu zahlreichen Unfällen, immer wieder auch zum Tod, so, wie es Ikarus in der griechischen Sage geschehen ist.