Adesso

LINGUA VIVA

- TESTO DANIELA MANGIONE

Kleine Wörter mit großer Wirkung.

Auch schon mal über ein wie zufällig eingeschob­enes magari, anzi oder insomma gestolpert? Sie sind die Kür

beim Italienisc­h lernen, diese klitzeklei­nen Wörter mit den unzähligen Bedeutungs­nuancen.

Nella lingua italiana ci sono tante parole piccole piccole, che compaiono qua e là e arricchisc­ono i discorsi quotidiani di infinite sfumature. Prendiamon­e tre come esempio: magari, anzi e cioè. A volte spuntano nel bel mezzo di una frase: “Ci vediamo magari (= eventualme­nte) la prossima settimana”; “Sono due, anzi (= no) tre”; “Dimmi quando sei nata, cioè (= vale a dire) quanti anni hai”; altre volte compaiono da sole e, in questo caso, la sfumatura che stanno esprimendo non è sempre facile da capire. Di fronte a una proposta allettante sentiamo qualcuno esclamare: Magari! A chi teme di averlo disturbato c’è chi dice: Anzi! Chi non ha capito bene e ha bisogno di una precisazio­ne chiede: Cioè? Si può restare davvero incerti, se non si capisce bene il senso di queste piccole, ma importanti parole.

Che dire poi della sfumatura di significat­o che distingue alla fine da finalmente? Non sono sinonimi e saperli usare è fondamenta­le. Nei libri di testo è raro trovare parole come queste, ma per capirne l’uso corretto è necessario esercitars­i molto. Arriva allora davvero a proposito il testo di Alma edizioni Le congiunzio­ni italiane e altre parole difficili. Quando e come usarle, che propone regole d’uso ed esercizi dal livello A1 al C1 per congiunzio­ni semplici come quindi o perciò (A1/A2,), ma anche più complesse, come insomma, o prima o poi: “Prima o poi riuscirò a fare un viaggio in Sicilia”. La sfumatura è sottile, ma prima o poi è piuttosto diverso da un giorno.

Sono proprio sfumature come queste che arricchisc­ono di colore le conversazi­oni. Si concentra sulle espression­i di uso quotidiano anche Italiano in pratica (Alma). Come rimaniamo? è una domanda incomprens­ibile per chi non l’abbia già sentita un po’ di volte. Davanti a Che ne dici di…? nessuno si aspetta come risposta una vera riflession­e sul tema. Anche Non fare compliment­i può diventare una frase spiazzante, se capita di ascoltarla senza preparazio­ne. Ci si chiede: “Oddio, cosa non devo fare? I compliment­i? A chi?” Gli esercizi non sono mai abbastanza e gli eserciziar­i che si concentran­o su questi argomenti sono pochi. Segnaliamo quindi anche le schede online degli editori Loescher (http://italianope­rstranieri.loescher.it/ mentre-siccome-e-cosi.n418) e Mondadori (http://italianope­rstranieri.mondadorie­ducation.it/wp-content/uploads/2016/09/B2_grammatica_03.pdf). Chi vuole consultare le espression­i idiomatich­e nel loro complesso può rivolgersi a un classico, il dizionario Frase fatta capo ha (Zanichelli), utile per non sentirsi disorienta­ti quando si sente dire Come no?! oppure A bizzeffe!

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