IN AGENDA
Kaum ein Tag im Kalender, der nicht einem besonderen Anlass gewidmet ist, von historischen Ereignissen bis zu gesellschaftlichen Anliegen. Sogar das Lächeln und die Schutzengel haben in Italien ihren eigenen Tag.
Jedem Anlass seinen Tag.
Paese che vai, giornata nazionale che trovi. In Italia come altrove, non c’è giorno dell’anno che non sia dedicato a una causa, una malattia, un mestiere o a qualche buon proposito. Basta scorrere il calendario per rendersene conto. In Italia le giornate nazionali sono 39 e vengono istituite attraverso leggi del parlamento. Alcune sono istituzionali, come la Giornata nazionale della bandiera, che ricorre il 7 gennaio, o la Festa dell’Unità nazionale, celebrata il 4 novembre; altre fanno riferimento a battaglie civili, come la Giornata nazionale in memoria delle vittime della mafia e della criminalità, che cade il 21 marzo. C’è poi tutta una serie di giornate nazionali più “leggere”, come quella degli alberi (21 novembre), quella del dono (4 ottobre), della prevenzione e cura dell’incontinenza (28 giugno), o della musica popolare (17 maggio). Non solo. Oltre alla Giornata contro lo spreco alimentare (5 febbraio), ci sono la Festa del gatto (17 febbraio) e quella del cane (28 aprile), Accanto alla Giornata della memoria della Shoah inoltre c’è la Giornata del ricordo, che ricorre il 10 febbraio per non dimenticare le foibe e gli italiani uccisi dal comunista Tito. Non mancano neppure le aziende che vogliono farsi pubblicità, una per tutte la Nutella, che ogni 5 febbraio festeggia la sua celeberrima crema di nocciole addirittura con una giornata mondiale. Ci sono poi giorni in cui le feste si sovrappongono: il 3 marzo è la Giornata mondiale della vita selvatica, ma anche dell’udito, il 2 ottobre si celebrano in un unico giorno i nonni, la non violenza, il sorriso e pure gli angeli custodi!
Numerose sono poi le Giornate proposte al parlamento e non accettate. La Lega Nord vorrebbe
ad esempio che il 7 ottobre diventasse il Lepanto day, per ricordare la vittoria della flotta cristiana sugli Ottomani, avvenuta nel 1571. Sulle feste da istituire a volte gli interessi dei partiti si scontrano, scatenando vere e proprie guerre. Nel 2012, alla proposta di istituire una Giornata per la libertà scientifica fece eco quella di dedicare un giorno ai diritti del nascituro. Anche i temi legati alla salute sono spesso terreno di scontro: qualche anno fa, il cardiologo e deputato del Pd Giovanni Burtone depositò una legge per l’“Istituzione della Giornata in ricordo delle persone decedute o rese disabili a causa di vaccinazioni”. La proposta fu ritirata, dopo un acceso dibattito: in quel caso l’aneddoto curioso è che il partito contrario alle vaccinazioni non era quello del cardiologo, bensì il Movimento 5 Stelle, osteggiato dal Pd proprio su questo tema. Un controsenso. Ci sono poi richieste talmente specifiche da sembrare assurde, come quella di Nicodemo Nazzareno Oliverio, deputato del Pd, che ha proposto una Giornata nazionale del Calendario gregoriano in memoria di Luigi Lilio, ideatore della riforma nel XVI secolo. È proprio vero che non c’è limite alla fantasia: Forza Italia ha chiesto di istituire una Giornata contro la contraffazione e la pirateria in campo commerciale! Poi ci sono le associazioni, che si rivolgono ai deputati affinché depositino un disegno di legge in parlamento. Forse pensando che ogni associazione rappresenti una fetta di elettorato da conquistare, i deputati si prestano a farsi paladini di cause talvolta strampalate. Luigi Gallo (M5S), per esempio, si è speso per l’introduzione dell’insegnamento del mandolino nelle scuole secondarie di primo grado. Di fatto le proposte sono così tante che il rischio è di offuscare i buoni propositi delle feste più importanti.
Altre giornate, invece, sono mondiali, per esempio quelle promosse dall’Onu, che sono ben 152 e nascono per sensibilizzare la popolazione su temi scottanti: il 27 gennaio, per esempio, è dedicato alle vittime dell’Olocausto ed è un’occasione per organizzare dibattiti nelle scuole, proiettare film sulla Shoah e ascoltare l’esperienza dei sopravvissuti; il 20 febbraio si ricorda l’importanza della giustizia sociale; il 21 marzo si auspica l’eliminazione di tutte le discriminazioni razziali. La Fao dedica il 16 ottobre al cibo e all’alimentazione; l’Organizzazione mondiale della sanità cerca di coinvolgere i cittadini su tematiche relative alla salute, focalizzando l’attenzione su singole malattie: la prima domenica di primavera è dedicata alla prevenzione oncologica, la prima domenica di maggio all’epilessia; l’Unicef ha indetto per il 20 novembre una Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e l’Unesco promuove ogni 21 maggio la Giornata mondiale per la diversità culturale, per il dialogo e lo sviluppo. La Germania non è da meno: anche i cosiddetti Aktionstage non pongono limiti alla fantasia e coprono i temi più disparati. Basta sfogliare un calendario tedesco: chi si aspetterebbe che la “fredda Germania”, oltre a dedicare intere giornate agli scettici, all’ipnosi, ai feticisti e ai popcorn, abbia voglia di pensare intensamente alle coccole (il 6 gennaio), al bagnoschiuma (l’8 gennaio), ai baci (il 13 febbraio) e al sonno (il 21 giugno)? E poi c’è l’amore per l’Italia, svelato da ben tre giornate: il giorno degli spaghetti (4 gennaio), quello dei tortellini (13 febbraio) e quello – che non poteva mancare – dedicato alla cucina italiana tout court (17 gennaio)!