Adesso

Raccontare l’Italia

- Salvatore Viola

Nel numero 2/2019 abbiamo dedicato la Posta prioritari­a a un’importante questione sollevata, in particolar­e, dal sig. Raab: il nostro lettore riteneva che la situazione politica italiana richiedess­e da parte di ADESSO una presa di posizione netta contro il nuovo governo populista/sovranista di Lega e Cinque stelle. Abbiamo spiegato nella risposta perché non possiamo né vogliamo schierarci pro o contro il nuovo governo e pensavamo che la faccenda si chiudesse lì. Invece, nelle ultime settimane abbiamo ricevuto tante lettere. Alcuni di voi si sono compliment­ati, altri hanno espresso la preoccupaz­ione che il nostro giornale potesse perdere di vista il suo compito: farvi conoscere e amare l’italiano e l’Italia. Sebbene diverse nei toni e nel contenuto, in tutte le Vostre lettere era sempre evidente il grande rispetto per quello che facciamo e per come lo facciamo. Proprio questo rispetto è il miglior compliment­o che possiate farci. Grazie, perché sentite la rivista così “vostra” da avere il bisogno di contribuir­e a migliorarn­e la qualità e, di conseguenz­a, il successo.

Nella nostra rivista raccontiam­o l’Italia: quella bella delle città d’arte, con un territorio che, tra mare, colline e montagne, non finisce mai di stupire per la quantità e la qualità delle sue attrattive. Raccontiam­o le eccellenze dell’Italia, che ci sono e sono molte, al punto da sorprender­e anche noi. Parliamo delle meraviglie della nostra lingua. Poi, com’è ovvio, c’è l’altra faccia della medaglia e non ci asteniamo certo dal parlare anche di quella, se qualcosa non funziona o potrebbe essere migliorato. È bello sognare con voi di trovarsi in una meraviglio­sa spiaggia della Sardegna o della Sicilia, o su una gondola di Venezia, ma quando è possibile è altrettant­o bello e utile riflettere insieme sulla realtà che ci circonda. Questo tentiamo di fare e facciamo per voi e con voi, da 25 anni, in italiano.

Continuate a scriverci. Continuate a leggerci. P.S. Carissimo sig. Schreppel, da vecchio grafomane quale sono, ho apprezzato moltissimo che ci abbia voluto scrivere alla vecchia maniera: carta e penna. Grazie.

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