Adesso

Enna e Morgantina

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In una regione dalle antichissi­me tradizioni agricole come la Sicilia, non poteva mancare un mito dedicato alle stagioni e alla fertilità della terra. Si narra che Demetra (o Cerere), dea della terra e della fecondità, venne a vivere in Sicilia per crescere la figlia Persefone (conosciuta anche come Proserpina o Kore). Un giorno la ragazza, mentre raccogliev­a fiori insieme alle compagne, si allontanò dal gruppetto e Ade, il dio degli inferi che da tempo ne ammirava le dolci forme, balzò fuori dalla terra sul suo carro trainato da cavalli neri e la ghermì. A nulla valsero le grida della giovane, perché il volere degli dei rese sordi gli uomini ai suoi richiami. Informata dell’accaduto, Demetra si mise alla ricerca della figlia, vagando disperata per tutta l’isola, dalla punta occidental­e – dove le cadde la falce che avrebbe dato forma alla città di Trapani – fino alla vetta orientale, l’Etna, dove accese le fiaccole che le illuminaro­no la notte. Alla fine capì: nessuno può sparire senza l’aiuto degli dei e dunque, furibonda, gridò a Zeus che la terra tutta avrebbe partecipat­o al suo lutto. Ogni cosa si inaridì, le piante seccarono e le spighe nacquero vuote. Per evitare l’estinzione dell’umanità, Zeus si vide costretto a intervenir­e presso il fratello Ade, chiedendog­li di restituire Persefone alla madre addolorata. Ade

dapprima non volle sentire ragioni, ma i due giunsero infine a un compromess­o: Persefone avrebbe trascorso otto mesi con la madre, quattro li avrebbe vissuti nel regno del marito. Da qui l’alternarsi delle stagioni, quella fertile e quella arida.

Chi cerca tracce del mito più “tangibili” può recarsi al lago di Pergusa, sulle cui sponde, secondo la tradizione, avvenne il rapimento. Oggi, ferito dalla realizzazi­one di una pista automobili­stica, il lago ha perso quasi del tutto il suo fascino, anche se ultimament­e si sta cercando di recuperare l’area. Altre tracce portano a Enna, il capoluogo di provincia più alto d’Europa, con un castello medievale presso il quale, su uno sperone di roccia, si trovano i pochi resti di quello che un tempo era il grandioso, veneratiss­imo Tempio di Cerere. Ancora al di fuori dei grandi circuiti turistici, il prezioso Museo Archeologi­co di Aidone è un’altra tappa interessan­te per chi viaggia sulle orme del mito di Demetra e Persefone e vuole scoprire la Sicilia più autentica. Qui sono esposti infatti i reperti rinvenuti nell’antica città di Morgantina, fra cui gli acroliti delle due dee, numerosi busti di Persefone, la grande statua della “dea di Morgantina”, verosimilm­ente Demetra, e una collezione di argenti.

 ??  ?? Qui: il teatro greco di Morgantina. In basso: panoramica di Enna.Nell’altra pagina: un particolar­e della Villaroman­a del casale.
Qui: il teatro greco di Morgantina. In basso: panoramica di Enna.Nell’altra pagina: un particolar­e della Villaroman­a del casale.
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