Eraclea Minoa e Sciacca
Molti hanno sentito parlare di Dedalo, l’architetto che dovette fuggire da Creta volando con ali di cera, e del figlio Icaro, precipitato in mare dopo essersi avvicinato troppo al sole. Pochi sanno però che il mito continua in Sicilia, dove Dedalo toccò terra e si rifugiò alla corte di un re locale, Cocalo. Qui lo raggiunse re Minosse, che voleva eliminarlo per vendicarsi dell’aiuto prestato a Teseo, l’eroe greco che era giunto a Creta per uccidere il Minotauro. Dedalo, però, aveva Cocalo dalla sua parte: il re apprezzava molto le sue competenze e decise di aiutarlo. Minosse fu ucciso con uno stratagemma e le navi della sua flotta vennero affondate. I suoi uomini, costretti a rimanere in Sicilia, si stabilirono nella città di Eraclea Minoa, in cima a un alto promontorio di pietra candida. Un luogo splendido dove ancora oggi si trova un’interessante area archeologica con un bel teatro greco della fine del V secolo a.C. Da Eraclea Minoa si gode di un panorama meraviglioso che comprende una lunga spiaggia di sabbia fine. Dopo qualche tempo, Dedalo si spostò anche in altre località siciliane, fra cui Sciacca, dove, secondo la tradizione, riuscì a incanalare i vapori terapeutici sprigionati dalle viscere di una montagna dentro una grotta, che fu a lungo frequentata da chi aveva bisogno di curare l’asma o altri malanni.
Oggi l’antro è chiuso, ma Sciacca resta una cittadina deliziosa, con un bel porto e tanti ristorantini di pesce. Percorrendo comode scalette rivestite in ceramica, si raggiunge il centro storico con la grande piazza panoramica sul mare, la chiesa madre, il corso elegante su cui si affacciano atelier di ceramisti e botteghe di artigiani del corallo. Senza dimenticare le pasticcerie, dove gustare gli squisiti dolci a base di pasta di mandorle preparati nei conventi.