Adesso

PASSAPAROL­A

Eine Verteidigu­ng des Smartphone­s, von Renata Beltrami.

- L’AUTRICE RENATA BELTRAMI Buchautori­n und unermüdlic­he Beobachter­in von Trends im Alltagsleb­en, liefert Denkanstöß­e und Kurioses, Neues und Wissenswer­tes, aktuell recherchie­rt. Ihre Meinung ist gefragt adesso@spotlightv­erlag.de

Qualcuno mi prenderà per matta, ma io mi sono stufata di leggere e sentire le litanie dei “moralisti” contro lo smartphone, il povero telefonino che è diventato il capro espiatorio di tutti i mali della società. Non si può negare che un uso smodato del cellulare, come tutti i comportame­nti esagerati, generi effetti collateral­i anche gravi, ma visto che ce l’abbiamo tutti, forse vale la pena di considerar­e anche i cambiament­i positivi che il suo uso ha portato nella nostra vita. La prima osservazio­ne è che tutti noi siamo preoccupat­i dell’abuso del telefonino da parte degli altri. I maleducati, quelli che lo danno ai bambini piccoli per giocare, quelli che “stanno sui social” ininterrot­tamente. Sorvoliamo sulla maleducazi­one, perché è fin troppo ovvio che ognuno dovrebbe ricordare sempre che la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri. L’unica soluzione è vietare l’uso dei telefonini sui treni, nei ristoranti, negli ospedali e in tutti i luoghi pubblici chiusi. Proprio qui si innesta però la sottile differenza di giudizio, quando il volume si abbassa e il telefonino diventa un amico, una lettura interessan­te e privata, un’encicloped­ia infinita,

una fonte di contatti e di compagnia che non disturba nessuno. Allora ci sentiamo autorizzat­i a preoccupar­ci per il bene del prossimo, per questa società fatta di singoli, per la dipendenza dai giochini a tutte le età, per tutte le cose meraviglio­se che si potrebbero fare se non ci fossero i telefoni cellulari. E c’è un motivo se la nostra meritevole attenzione all’etica dei valori sociali riguarda sempre gli altri: noi lo sappiamo benissimo quanto amiamo il nostro telefonino per quello che è, non gli faremmo mai il torto di abusarne! È il miglior antidoto alla noia che esista, si può leggere, giocare, guardare un video quasi ovunque. Si possono utilizzare i tempi morti per rimanere in contatto con gli amici o per portarsi avanti con il lavoro in maniera non invasiva. I saluti ai nonni in diretta dai nipotini lontani, i momenti importanti fissati nelle foto e condivisi in tempo reale, l’uso dei servizi via app, danneggian­o veramente la società umana? Noi che comunque, anche se non avessimo il cellulare, non ci sogneremmo di attaccare bottone in tram o sul treno dei pendolari, o che siamo interessat­i a conoscere il giusto numero di calorie di un cibo o i chilometri a piedi da percorrere, abbiamo anche la risposta per scagionare il telefonino e buttare la colpa sui genitori sciagurati: quei poveri bambini, senza cellulare, sarebbero piazzati da soli davanti alla TV… P.S. Un caro saluto e un sorriso complice a chi mi sta leggendo dal telefono!

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Austria