TOSCANA E MILANO
Wo alles begann und wo Leonardo seine genialen Ideen verwirklichen konnte.
Auch der Geburtsort feiert den großen Sohn! Sein Werk wird in überraschenden Ausstellungen und Events geehrt. Die toskanische Landschaft hat dabei einen erheblichen Anteil.
Èsempre una grande emozione incontrare Leonardo “di persona” nel luogo (a 30 km da Firenze) in cui nacque il 15 aprile 1452, figlio naturale di un notaio e di una ragazza di paese. Non solo per il percorso d’arte che gli è dedicato, ma anche per il privilegio di vedere ancora oggi, in un paesaggio che il tempo ha lasciato quasi immutato, gli scenari in cui trascorse l’infanzia, che furono per lui di grande ispirazione. Immersi nelle campagne del Montalbano, tra vigneti e uliveti a perdita d’occhio, il borgo di Vinci e la frazione di Anchiano, ma anche San Pantaleo, dove abitava la madre Caterina, i sentieri escursionistici del territorio, i centri storici dell’Empolese Valdelsa sono le tappe di un itinerario culturale unico, quest’anno ancor più speciale per le celebrazioni del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo, nel 1519. Si parte dalla quattrocentesca Casa natale di Anchiano, una dimora toscana rustica, semplice e senza arredi, che ospita un interessante allestimento multimediale e interattivo. In una delle stanze un ologramma a grandezza naturale dà voce a un Leonardo ormai vecchio che racconta vita, studi e vicende del passato trascorso in queste terre, mentre negli altri ambienti si possono approfondire le sue opere grafiche e pittoriche. Da qui, in mezz’ora a piedi, si raggiunge il centro di Vinci attraverso la Strada verde (sentiero 14 Cai), un facile e bellissimo percorso immerso nel verde, tra
ulivi secolari, colori e profumi di quella natura toscana che era per Leonardo “maestra de’ maestri”. A metà strada tra Anchiano e Vinci, il consiglio è di fermarsi alla Villa del Ferrale, dove sono riunite le perfette riproduzioni di tutti i dipinti e di alcuni tra i più significativi disegni dell’artista: 21 copie ad altissima definizione e a grandezza naturale di opere come la
Dama con l’ermellino o la Gioconda, alternate a installazioni e video che approfondiscono le principali tematiche pittoriche. Clou dell’itinerario nel centro storico dell’odierna Vinci è il Museo Leonardiano, che in due sedi ospita la più antica collezione di modelli del Leonardo scienziato e ingegnere, con oltre 80 riproduzioni in legno e animazioni digitali. Dalle macchine da cantiere ai progetti per quelle belliche, dagli strumenti di ottica agli apparecchi per lo studio del volo. Nuovissima la sezione dedicata all’anatomia, con le riproduzioni degli studi sul corpo umano. Meritano la fatica anche i 120 gradini che portano alla terrazza panoramica della Torre dei Conti Guidi, da dove si gode un magnifico panorama. A Vinci c’è anche spazio per gli artisti di oggi, le cui opere reinterpretano quelle di Leonardo. La grande scultura lignea di Mario Ceroli, l’Uomo di Vinci (1987) si trova nella piazza dietro al castello e nella centrale Piazza della Libertà si erge il Cavallo di Leonardo della scultrice Nina Akamu (1997), ispirato al progetto incompiuto di Leonardo per il monumento equestre a Francesco Sforza.